AMERICA/COLOMBIA - Giochi moderni e tradizionali per prevenire l’uso di droghe tra i giovani

venerdì, 16 giugno 2006

Roma (Agenzia Fides) - In occasione della celebrazione della Giornata Internazionale di Lotta contro il Traffico Illecito e l’Uso Indebito di Droghe, l’UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime) e l’ “Alcaldía Mayor” di Bogotà, insieme ad altri partner, hanno organizzato il Primo incontro di giochi moderni e tradizionali, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la pratica appropriata dei giochi come strategia di prevenzione dell’uso di droghe, fomentando i suoi molteplici benefici e riducendo i rischi collegati con le pratiche inadeguate.
La prima giornata, tenutasi ieri, 15 giugno, è stata dedicata ai giochi elettronici (computer, telefoni cellulari e altri dispositivi). La seconda, oggi venerdì 16, ai giochi di ruolo, a quelli da tavola e quelli tradizionali. E’ prevista anche una mostra di giochi interattivi disegnati con fini educativi e di prevenzione dell’uso inappropriato di droghe.
Il gioco ha accompagnato l’intera umanità nel corso della storia, tutti i gruppi etnici e tutte le culture. In tempi moderni, l’universo dei giochi si è esteso in modo inimmaginabile. E’ arrivato ad occupare un posto importante nei campi dello sviluppo infantile, della formazione dei valori, del cambio di atteggiamenti e miglioramento della convivenza. Il reale e il virtuale si fondono nei giochi e nella sperimentazione con essi.
Per quanto riguarda la prevenzione dall’abuso di droghe, il gioco ha vincolato due strategie complementari: l’uso creativo del tempo e l’aumento di potenzialità. Ha così dimostrato la sua enorme capacità di rafforzare le potenzialità.
I giochi hanno molteplici applicazioni in diverse aree, tra cui: l’apprendimento, lo sviluppo delle capacità, l’incremento dell’attenzione, la memoria, il ragionamento, il coordinamento visomotorio, i rapporti interpersonali e, contribuisce in modo preponderante nella riduzione della richiesta di droghe. Per potenziarne i benefici ed imparare ad usarli razionalmente, si deve accrescerne la conoscenza pubblica. (AP) (16/6/2006 Agenzia Fides; Righe:27; Parole:307)


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