AFRICA/TANZANIA - Il Comitato per la Coscienza Missionaria (MAC): uno strumento potente di animazione missionaria della Chiesa in Tanzania

venerdì, 16 giugno 2006

Dar es Salaam (Agenzia Fides)- Creare un punto d’incontro per favorire la formazione di religiosi e discutere i problemi della missione: è questa la ragione d’essere e del Comitato per la Coscienza Missionaria (MAC), fondato dall’Associazione dei Superiori Religiosi della Tanzania (RSAT). La storia del MAC risale al luglio 1985 quando p. Marien van den Eijnden, Direttore vocazionale dei Missionari d’Africa, notò che la preoccupazione principale della RSAT era la ricerca di vocazioni e la formazione dei novizi presso i Seminari. Allo stesso tempo, p. van den Eijnden si reso conto della necessità aiutare a promuovere la coscienza missionaria e di formare missionari della Chiesa locale.
Per questo, p. van den Eijnden presentò a Mons. William Moroney, il suo Superiore Generale, alcune idee su come promuovere la coscienza missionaria in Tanzania. P. Moroney appoggiò le proposte di p. van den Eijnden e il RSAT decise di creare il Comitato per la Coscienza Missionaria (MAC), dopo aver ottenuto l’approvazione dei Vescovi locali.
Dopo una serie di incontri e discussioni preparatori, la prima riunione del MAC si tenne nella capitale della Tanzania, Dar es Salaam il 12 maggio 1987, con la partecipazione di rappresentanti degli Apostoli di Gesù, dei Missionari della Consolata, dei Padri di Maryknoll, e dei Missionari d’Africa, insieme a p. Father Novatus Kavelaars, OFM, Segretario del RSAT.
Il secondo incontro del MAC (1-2 giugno 1988) vide anche la partecipazione di un rappresentante dei Padri Spiritani e di p. Michael Guala, allora nuovo Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM). L’attività principale del Comitato è la promozione della Giornata Missionaria Mondiale che si tiene la penultima domenica di ottobre di ogni anno.
Dal 1995 il MAC ha avviato una trasmissione radiofonica di mezz’ora intitolata in Swahili “Sisi Sote Ni Wamisionari” (“Siamo tutti missionari”) sulle onde di Radio Tumaini, alla quale si sono affiancati programmi televisivi e la produzione di video su tematiche relative alla missione.
Il MAC è anche attivamente impegnato nella traduzione di diversi documenti missionari in Swahili e nella loro stampa e diffusione sotto forma di piccoli opuscoli.
All’inizio facevano parte del MAC i rappresentanti delle seguenti congregazioni religiose: Apostoli di Gesù; Comunità di vita Apostolica/Opus Spiritus Sancti; Missionari della Consolata; Società di Maryknoll; Missionari d’Africa; Società delle Missioni Africane; Spiritani. In seguito la partecipazione è stata estesa a tutti i membri della RSAT. Si sono quindi aggiunti Benedettini, Cappuccini, Francescani Conventuali, Pallottini, Salesiani, Salvotoriani e Fratelli del Preziosissimo Sangue. È stato poi deciso di allargare la partecipazione al MAC alle religiose e ai laici. Attualmente alcune cariche del Comitato sono ricoperte da laici e laiche.
“Attualmente siamo in una fase di transizione per far sì che il MAC sia sempre più integrato nelle strutture della Chiesa locale” affermano p. George Kibura, I.M.C. (portavoce del MAC) e p. Nicodemus Hindoy, OFM (Coordinatore MAC). “Si tratta di un felice segno di crescita e di maturità”. (L.M.) (Agenzia Fides 16/6/2006 righe 43 parole 500)


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