AMERICA/EL SALVADOR - Vescovi di Messico, El Salvador e Stati Uniti analizzeranno la situazione degli immigranti illegali nel paese nordamericano. Soddisfazione dei Vescovi messicani per la riforma sull’emigrazione proposta dagli Stati Uniti

giovedì, 1 giugno 2006

San Salvador (Agenzia Fides) - L'Arcivescovo di San Salvador, Mons. Fernando Saez Lacalle, ha annunciato un incontro tra i Vescovi di Messico, El Salvador e Stati Uniti, che si svolgerà dal 19 al 21 giugno, per analizzare la situazione degli immigranti irregolari nel paese nordamericano. Secondo Mons. Sáenz, “è necessario pregare Dio nostro Signore affinché la riforma migratoria sia la migliore possibile”. I Vescovi del Messico hanno chiesto in diverse occasioni, insieme ai Vescovi degli Stati Uniti d’America, “una riforma includente, giusta e ragionevole dove si riconosca sempre che si tratta di leggi che riguardano esseri umani”. (vedi Fides 31/3/2006)
Il Senato statunitense ha recentement approvato una riforma sull’emigrazione che legalizza circa 9 dei 12 milioni di clandestini presenti negli Stati Uniti, se certificano che hanno lavorato nel paese per un periodo di quattro anni e, tra le altre misure, concederà circa 200 mila visti temporanei. Affinché questo progetto si trasformi in legge, deve essere ancora approvato dalla Camera Bassa. La petizione è in sintonia con le proposte della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti, che da un anno hanno lanciato una campagna per sollecitare i legislatori e chiedere il riconoscimento dei diritti umani.
I Vescovi Messicani hanno mostrato soddisfazione riguardo a questo accordo: in un comunicato emesso il 20 maggio affermano che si tratta di “un momento chiave per migliaia di messicani sprovvisti di documenti, poiché il riconoscimento dei loro diritti e della loro dignità dipendono in buona parte dalle riforme che approva in questi giorni il Senato degli Stati Uniti”. Egualmente hanno reiterato che cercare di fermare la migrazione con diversi tipi di barriere “è impossibile”, dunque “è prima necessario dialogare e cercare soluzioni di fondo, prendendo coscienza del contributo specifico che la migrazione può offrire alla pace mondiale”. Concludono affermando che “gli Stati Uniti hanno riconosciuto nella pratica che hanno bisogno della manodopera messicana per il mantenimento di un'economia sana. Pertanto devono fare uno sforzo speciale per coordinare gli aspetti legali affinché i lavoratori messicani in quel paese abbiano un salario degno, insieme alle prestazioni e alla protezione lavorativa adeguata".
Secondo la Cancelleria salvadoregna, negli Stati Uniti ci sono circa 2 milioni di salvadoregni illegali, dei quali circa 250 mila protetti dallo Statuto di Protezione Temporanea, mentre altri 250 mila sono in condizione di clandestini. (RG) (Agenzia Fides 1/6/2006; righe 28, parole 394)


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