E’ dedicato ai sette monaci trappisti uccisi a Tibhirine 10 anni fa, il Dossier della rivista “Popoli”

martedì, 23 maggio 2006

Roma (Agenzia Fides) - Il 21 maggio 1996 venivano ritrovati i cadaveri di sette monaci trappisti rapiti due mesi prima a Tibhirine (Algeria). Testimoni di un’autentica fede in Dio e di una profonda amicizia verso il popolo algerino, i religiosi sono stati vittime di un integralismo islamico cieco e irrazionale. A dieci anni dalla loro scomparsa, quale eredità spirituale hanno lasciato alla Chiesa universale? Come il dialogo islamocristiano può oggi trarre ispirazione dalla loro testimonianza? Nell’anniversario della loro scomparsa, “Popoli”, la rivista internazionale di cultura e informazione missionaria dei Gesuiti, ne ricorda il martirio con un dossier pubblicato sul numero di maggio che cerca di ricostruire il senso del loro agire attraverso la voce di don Thierry Becker, sacerdote della diocesi di Orano e amico dei monaci; di Sua Ecc. Henry Teissier, Arcivescovo di Algeri; di Guido Dotti, monaco di Bose, autore di un libro sulla vita dei trappisti. Inoltre, in questo numero di Popoli, si parla tra gli altri argomenti, di Colombia (Uribe prepara il bis), Portogallo (Ricordando la dittatura) e di Letteratura (Intervista ad Achmat Dangor). (S.L.) (Agenzia Fides 23/5/2006 - righe 12; parole 181)


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