Uwe Michael Lang - "RIVOLTI AL SIGNORE" L'orientamento nella preghiera liturgica - Edizioni Cantagalli

martedì, 23 maggio 2006

Roma (Agenzia Fides) - "Spero che questo libro, opera di un giovane studioso, possa essere di aiuto nella lotta, necessaria in ogni generazione, per la corretta interpretazione e la degna celebrazione della sacra liturgia. Mi auguro che il libro trovi un vasto pubblico di lettori attenti". Con queste parole si chiude la Prefazione scritta dal Card. Joseph Ratzinger nel 2003, che sottolinea la necessità di riprendere, in modo pacato e costruttivo, il dibattito sull'orientamento liturgico. L'opera di Lang spiega, in base ad una approfondita ricerca storica e teologica, come le indicazioni del Vaticano II siano spesso state travisate più o meno consapevolmente ponendo l'accento più sull'aspetto comunitario della celebrazione liturgica e sull'aspetto "anabatico" della liturgia della Parola rispetto a quello "catabatico”/ascensionale della liturgia Eucaristica, dove avrebbe più senso che sia il celebrante che il popolo fossero rivolti nella stessa direzione, ovvero verso il Signore risorto. ("La Liturgia della Parola ha il carattere di proclamazione e di dialogo, al quale possono correttamente appartenere il discorso e la risposta. Nella Liturgia Eucaristica, tuttavia, il sacerdote guida il popolo nella preghiera ed è rivolto, insieme ai fedeli, verso il Signore" - dalla prefazione del Card. Ratzinger). Lang parte dallo studio delle fonti ebraiche e paleocristiane (non solo occidentali ma anche mediorientali e nordafricane) per ricostruire la storia della liturgia e dell'orientamento ad est (direzione sacra per eccellenza non solo nella tradizione cristiana), anche attraverso lo studio dell'architettura sacra attraverso i secoli e i luoghi. Dopo l'analisi storica l'Autore si concentra sull'analisi teologica concludendo che è del tutto compatibile con le intenzioni del Vaticano II il fatto che la Congregazione per il Culto Divino preferisca la celebrazione ad un altare esistente (maggiore) rispetto alla costruzione di un altro altare rivolto verso il popolo. La Congregazione, inoltre, riconosce il fondamento teologico della direzione comune della preghiera liturgica. Quello che è in discussione è il carattere dell'Eucaristia come preghiera e offerta rivolte a Dio:" Conviene spiegare chiaramente che la espressione "celebrare rivolti al popolo" non ha un senso teologico, ma solo topografìco-posizionale. Ogni celebrazione dell'Eucaristia è "ad laudem et gloriam nominis Dei, ad utilitatem quoque nostram, totiusque Ecclesiae suae sanctae". Teologicamente pertanto la Messa è sempre rivolta a Dio e rivolta al popolo. Nella forma di celebrazione occorre stare attenti a non convertire teologia e topografia, soprattutto quando il sacerdote è sull'altare. Solo nei dialoghi dall'altare il sacerdote parla al popolo. Tutto il resto è preghiera al Padre mediante Cristo, nello Spirito Santo. Questa teologia deve poter essere visibile" (Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum, Editoriale, p.249). (S.L.) (Agenzia Fides 23/5/2006 - Righe 31; Parole 430)


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