AFRICA - L’Aids uccide e disintegra le famiglie. Finora 1300 bambini, su 25 mila pazienti, tutelati dal Programma Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition (Dream)

venerdì, 19 maggio 2006

Roma (Agenzia Fides) - Si è tenuta questa mattina in Campidoglio, a Roma, la IV Conferenza Internazionale “Anche noi vogliamo vivere”, promossa dal programma Dream della Comunità di Sant'Egidio e dedicata alla cura dell’Aids dei bambini africani.
Obiettivo dell’incontro è stato quello di sottoporre la condizione dei bambini sieropositivi in Africa all’attenzione delle istituzioni europee ed africane, della comunità scientifica internazionale e dell'opinione pubblica mondiale.
“L’Aids uccide e disintegra le famiglie e per questo DREAM è tutto orientato alla protezione della famiglia africana”, ha detto Leonardo Palombi che, insieme a Maria Cristina Marazzi, è responsabile del Programma. Nei loro interventi hanno illustrato il progetto e offerto aggiornamenti sulle ultime vere e proprie conquiste raggiunte in Africa dall’inizio, nel febbraio del 2002.
I bambini in cura nel 2002 erano solo 20, oggi sono 1300 su 25 mila pazienti coperti da DREAM. I due relatori hanno anche evidenziato le difficoltà ancora da superare, come la diagnosi, che non è semplice e richiede particolare competenza in situazione di normale carenza di professionalità adeguate e mezzi diagnostici; la tipologia dei farmaci disponibili, sciroppi di difficile dosaggio, somministrazione e conservazione; la debolezza e la povertà delle famiglie e dell’ambiente sociale, la carenza dei servizi specifici per l’infanzia in Africa, la sostenibilità economica.
“La priorità, ha sottolineato Palombi, è quella di fare giustizia offrendo in Africa le stesse cure e la stessa speranza disponibili in Occidente per i malati di Aids.”
Tra gli altri, è intervenuta anche la dottoressa Karin Nielsen del Dipartimento di Pediatria e Malattia Infettive dell’UCLA di Los Angeles. Erano presenti 17 ministri della Salute di altrettanti Paesi africani.
DREAM è un programma di controllo, prevenzione e trattamento, di lotta globale contro l’infezione da HIV nei paesi con risorse limitate promosso dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con Istituti, Congregazioni religiose e Chiese locali. E’ nato con l’obiettivo di riunire la prevenzione e il trattamento, partendo dal principio che è necessario salvare vite oltre che prevenire. Attualmente è operativo in Mozambico, Malawi, Tanzania, Kenya, Guinea Bissau, Guinea Conakry, Angola. Presto altri centri saranno attivi in Angola, Congo e Nigeria.
Il Programma, inoltre, distribuisce alimenti che fanno parte della dieta locale e che completano i bisogni nutritivi. (AP) (19/5/2006 Agenzia Fides; Righe:36; Parole: 387)


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