ASIA/INDONESIA - “No alla pena di morte. Sosteniamo la liberazione di tre innocenti Fabianus, Dominggus e Marinus”, dice il missionario Verbita p. Patrizio Pa

martedì, 16 maggio 2006

Giacarta (Agenzia Fides) - “Fabianus Tibo, Marinus Riwa e Dominggus da Silva, i tre cattolici indonesiani condannati a morte, sono innocenti. Chiediamo al Presidente, all’Alta Corte: non giustiziateli! Restituite loro la libertà!”: è l’appello lanciato dal missionario Verbita indonesiano p. Patrizio Pa, Direttore delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Indonesia. P. Pa e il movimento missionario indonesiano stanno sostenendo la campagna di pressione per la liberazione dei tre cattolici, condannati ingiustamente per un omicidio che non hanno commesso.
I tre, spiega p. Pa, “sono innocenti e nuove indagini sono in corso per dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati. Nella nostra azione missionaria c’è anche l’impegno per la giustizia, e questo caso è lampante. Ci siamo attivati con altri settori della Chiesa indonesiana, e con altre organizzazioni della società civile per manifestare e sostenere la liberazione dei tre. E’ una questione di giustizia, è un’opera umanitaria, non certo una questione di difesa a priori di correligionari. Alziamo la voce e intanto preghiamo per loro e per le loro famiglie”, sottolinea il Direttore delle POM.
Il caso resta avvolto da ambiguità e contraddizioni. Una settimana fa il collegio di 5 giudici nominati dalla Corte Suprema ha respinto all’unanimità il secondo appello degli avvocati difensori. La notizia è apparsa sui media indonesiani, ma non è stato ancora ufficializzato il pronunciamento della Corte.
Il procedimento di riesame del caso aveva bloccato l’esecuzione della sentenza. Intanto, nell’area di Poso, la polizia e le autorità locali, nel tentativo di scagionare gli accusati, stanno compiendo nuove indagini: hanno perfino riesumato i cadaveri degli uomini che, secondo l’accusa, sarebbero stati uccisi dai tre, alla ricerca di nuove prove. Una seconda richiesta di grazia è stata inviata al Presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono. Anche le pressioni internazionali, giunte da Italia e Svezia, e le manifestazioni in diversi stati del mondo (come Stati Uniti e Spagna) possono aver influito su Giacarta che non ha ancora fissato una data di esecuzione.
Fabianus, Dominggus e Marinus, indonesiani cattolici, abitanti nell’isola di Sulawesi, sono stati arrestati nel 2000, con l’accusa di omicidio nel corso dei disordini a sfondo religioso che insanguinarono la città di Poso nello stesso anno. Il 5 aprile 2001 sono stati condannati a morte dal tribunale regionale di Palu.
Di recente il Vescovo di Manado, Mons. Suwatan, ha portato ai tre condannati a morte in Indonesia la benedizione del Santo Padre Benedetto XVI, che ha voluto far giungere loro l'espressione della sua sollecitudine e la sua vicinanza spirituale.
Anche la Comunità di Sant’Egidio nelle scorse settimane ha inviato un appello alle autorità indonesiane e avviato una campagna internazionale per la salvezza di Fabianus, Dominggus e Marinus. (Agenzia Fides 16/5/2006 righe 28 parole 281)


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