EUROPA/ITALIA - La salute del bambino nei Paesi a basso reddito: con il progetto “Restituire l'infanzia” si vuole garantire ai bambini del Sud del mondo non solo l'accesso ai servizi sanitari, ma il rispetto pieno e incondizionato del loro diritto alla vita, alla salute globale e alla dignità

lunedì, 15 maggio 2006

Roma (Agenzia Fides) - “Restituire l'Infanzia” è il titolo della campagna di sensibilizzazione che l’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO) ha lanciato per richiamare l'attenzione sulla salute dell'infanzia nel mondo, in particolare per quanto riguarda lebbra, disabilità e sanità di base.
Ogni anno vi sono 50.000 bambini con la lebbra nel mondo e circa l’11% di tutti i nuovi casi di lebbra sono bambini con meno di 15 anni. Molti bambini hanno la lebbra in forma non contagiosa. Anche quando hanno la forma contagiosa della malattia, la cura li rende non contagiosi nel giro di pochi giorni. Ciò nonostante, spesso ai bambini malati di lebbra viene proibito l'accesso alle scuole. L'intervento dell'AIFO non si limita alla terapia farmacologia, ma prevede la riabilitazione sociale del bambino attraverso l'informazione e l'educazione della comunità in cui egli vive.
La disabilità tra i bambini, nei Paesi in via di sviluppo, è un’emergenza silenziosa e nascosta. L'entità del problema è resa evidente dalla differenza di percentuale delle persone disabili tra i paesi ricchi in Europa ed i paesi poveri dell’Africa subsahariana. Tra i primi, la percentuale delle persone disabili è intorno al 12-15%, mentre in Africa subsahariana la percentuale delle persone disabili si attesta intorno all'1-2%. Questa differenza è in gran parte dovuta alla mancanza di servizi e di infrastrutture ed alla malnutrizione, che causano l'elevata mortalità infantile. AIFO sostiene molti progetti di riabilitazione su base comunitaria in Asia, Africa e America Latina. I progetti sono rivolti alle persone con disabilità fisiche e mentali e raggiungono più di 80.000 persone ogni anno. Tra queste, circa due terzi sono bambini con meno di 15 anni.
A partire dal 1960, molti paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina avevano iniziato a migliorare la situazione sanitaria dei bambini. Gli ultimi 15 anni hanno visto una drammatica inversione di questa tendenza.
All'interno dei propri progetti l’AIFO promuove attività di sanità di base e salute comunitaria con particolare attenzione alla salute materno-infantile: vaccinazioni, integrazioni alimentari per i bambini malnutriti, cura per malattie come diarrea, infezioni respiratorie, malaria, ecc. e assistenza per i bambini sieropositivi. Nel 2004 queste attività hanno dato beneficio a 18.458 bambini.
Restituire l'infanzia significa garantire ai bambini del Sud del mondo non solo l'accesso ai servizi sanitari, ma il rispetto pieno e incondizionato del loro diritto alla vita, alla salute globale e alla dignità.
Nell'ambito della campagna Restituire l'infanzia, si svolgeranno il 20 maggio iniziative di piazza in diverse città italiane, organizzate dai locali Gruppi AIFO ed incentrate sui temi del gioco e dello sport. (AP) (15/5/2006 Agenzia Fides; Righe:40; Parole:464)


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