ASIA/THAILANDIA - La Corte Costituzionale annulla le elezioni generali del 2 aprile

lunedì, 8 maggio 2006

Bangkok (Agenzia Fides) - Le elezioni del 2 aprile scorso devono essere annullate perché “incostituzionali”: è la decisione adottata oggi, 8 maggio,dalla Corte Costituzionale della Thailandia, che ha riaperto i giochi politici nel paese e indetto una nuova consultazione popolare. Le elezioni generali di circa un mese fa, boicottate dall’opposizione, non portarono a eleggere una maggioranza in Parlamento.
Pur consegnando infatti la maggioranza relativa dei voti espressi (57%) al partito del contestato premier uscente Thaksin Shinawatra - un partito che era l’unico in lizza, dato il boicottaggio deciso dalle opposizioni - la sua formazione politica “Thai Rak Thai” è stata battuta dal voto di protesta. Infatti dopo due elezioni suppletive, non si è riusciti a riempire i 40 seggi rimasti vuoti alla prima consultazione. Il 28 aprile scorso l'Alta corte amministrativa aveva già annunciato di annullare la terza tornata di suppletive che avrebbe dovuto assegnare i 14 seggi ancora vacanti. Oggi, poi, il pronunciamento definitivo della Corte Costituzionale che, secondo gli osservatori, apre una fase di incertezza politica e di possibile instabilità per il paese.
L'opposizione, guidata dal Partito Democratico, che aveva definito illegittimo il voto di aprile, si è detta pronta a partecipare alle prossime elezioni. Il Primo Ministro Thaksin, che è anche un magnate delle telecomunicazioni, aveva indetto le elezioni con tre anni di anticipo per far fronte a un'ondata di proteste popolari.
Il paese attraversa da circa sei mesi una crisi politica senza precedenti. Le manifestazioni contro il Primo Ministro, accusato di corruzione, abuso di potere e malversazione, sono cominciate in febbraio, hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone e sono proseguite fino al voto del 2 aprile e alle suppletive. Il processo elettorale è stato però viziato dalla scarsa partecipazione popolare, e il Re ha richiesto l’intervento dell’Alta Corte, che oggi ha invalidato il voto. (Agenzia Fides 8/5/2006 righe 25 parole 259)


Condividi: