AMERICA/COLOMBIA - I Vescovi chiedono ai candidati alle elezioni presidenziali di rispettare tre principi: protezione della vita, promozione della famiglia come unione tra un uomo ed una donna basata sul matrimonio, diritto dei genitori ad educare i propri figli

sabato, 6 maggio 2006

Bogotà (Agenzia Fides) - “Nessuno può guardare con indifferenza questo momento in cui scegliamo il Primo Rappresentante che ci dirigerà nella ricerca del bene comune”, si legge in un Comunicato pubblicato dal Comitato Permanente della Conferenza Episcopale Colombiana, firmato il 5 maggio da Mons. Luis Augusto Castro Quiroga, Arcivescovo di Tunja e Presidente della Conferenza Episcopale, di fronte alle imminenti elezioni presidenziali che si celebreranno il prossimo 28 maggio in Colombia.
I Vescovi ricordano le parole di Papa Benedetto XVI: “l'interesse principale degli interventi della Chiesa nella vita pubblica si incentra nella protezione e nella promozione della dignità della persona e perciò presta particolare attenzione ai principi che non sono negoziabili”, quindi chiedono ai candidati alla presidenza che rispettino tre principi non negoziabili: “Protezione della vita in tutte le sue fasi, dal primo momento del suo concepimento fino alla sua morte naturale; riconoscimento e promozione della struttura naturale della famiglia, come unione tra un uomo ed una donna basata nel matrimonio, la sua difesa davanti ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente differenti di unione che in realtà la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo ruolo sociale insostituibile; la protezione del diritto dei genitori ad educare i propri figli”. “Questi principi - continuano i Vescovi - non sono verità di fede, benché rimangano illuminati e confermati dalla fede”, ma sono principi “iscritti nella natura dell'uomo e, pertanto, comuni a tutta l'umanità”. Quindi chiedono ai candidati di “seminare la verità, la giustizia e la pace tra tutti i colombiani”.
Agli elettori i Vescovi ricordando l'importanza della partecipazione di tutti i cittadini, tentando di “discernere quale opzione sia più conveniente per rispondere alle necessità urgenti che ha la Colombia”. “Uniamo le nostre volontà per seminare amore, giustizia, perdono, riconciliazione, pace” concludono i Vescovi. (RG) (Agenzia Fides 6/5/2006; righe 23, parole 308)


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