VATICANO - Pubblicato l’Annuario Statistico della Chiesa relativo all’anno 2004 ed un raffronto con i dati della Chiesa nel 1978

martedì, 2 maggio 2006

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Viene presentato in questi giorni l’«Annuarium Statisticum Ecclesiae» aggiornato al 31 dicembre 2004 - preparato dall’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa ed edito dalla Libreria Editrice Vaticana - che illustra il quadro dei principali aspetti che caratterizzano l’attività pastorale della Chiesa Cattolica nei diversi paesi e continenti, attraverso tavole statistiche e grafici. In particolare le informazioni statistiche diffuse in questa occasione, si propongono di quantificare, in maniera sintetica, le mutazioni strutturali nell’attività pastorale della Chiesa Cattolica facendo il confronto con l’anno 1978 ed il 2004.
Nel periodo che va dal 1978 al 2004 i cattolici nel mondo hanno registrato una rapida crescita, con un incremento percentuale di oltre il 45%. Nello stesso arco temporale essi sono complessivamente passati da quasi 757 milioni a 1,098 miliardi, con un incremento assoluto di circa 342 milioni di fedeli. Tuttavia la popolazione mondiale nello stesso periodo è passata da 4,2 a 6,4, di conseguenza l’incidenza dei cattolici a livello planetario è in lieve diminuzione, da quasi il 18% a poco oltre il 17%. Tali valori esprimono la sintesi di situazioni molto diverse. Per l’Europa si registra un’evidente stazionarietà, mentre in Africa i cattolici sono poco meno che triplicati (nel 1978 erano circa 55 milioni e nel 2004 erano saliti a quasi 149milioni). Situazioni intermedie si registrano in America e in Asia, dove la crescita dei fedeli è stata certamente vigorosa (rispettivamente + 49,7% e + 79,6%), ma spiegabile con lo sviluppo demografico registrato nello stesso periodo. Stabile rimane l’incidenza dei battezzati su 100 abitanti in Oceania, anche se su valori assoluti nettamente inferiori.
Il numero dei Vescovi nel mondo è andato aumentando tra il 1978 e il 2004 di oltre il 28%, passando da 3.714 a 4.784, con un incremento assai marcato in Africa (+45,8%), in Oceania (+34%) e in Asia (+31,4%), mentre in America (+27,2%) e in Europa (+23,3%) i valori si collocano sotto la media. La distribuzione dei Vescovi per continente è rimasta sostanzialmente stabile. Un aspetto che merita attenzione è l’invecchiamento dei Vescovi: l’età media, nel periodo considerato, è aumentata globalmente di oltre 5 anni, passando da 62,0 a 67,4.
Nel periodo 1978-2004 i sacerdoti sono globalmente diminuiti di oltre il 3,5% (da circa 421mila a meno di 406mila). In controtendenza rispetto alla media mondiale, la presenza di sacerdoti in Africa e in Asia risulta alquanto confortante (con un +85% e un +74%, rispettivamente), mentre l’America si mantiene stazionaria attorno ad una media di circa 120mila unità, ed infine Europa ed Oceania mostrano nel 2004 una diminuzione rispettivamente di oltre il 20% e di quasi il 14%. Si osservano tendenze molto diverse considerando sacerdoti diocesani e religiosi: mentre nel mondo il numero dei primi, dopo aver toccato un minimo di 257mila unità nel 1988 rispetto a 262mila nel 1978, manifestava nel 2004 una lieve ma significativa ripresa, risalendo oltre le 268mila unità, quello dei secondi mostra un andamento costantemente decrescente lungo la totalità del periodo di osservazione. I sacerdoti religiosi sono diminuiti in tutti i continenti (-23,9% in Oceania, -20% circa in Europa, -19% in America e -4,5% in Africa) con l’eccezione della sola Asia, dove si è passati da circa 14mila a oltre 19mila unità.
Le altre figure di operatori pastorali - diaconi permanenti, religiosi professi non sacerdoti e religiose professe - rappresentano realtà numericamente tra loro assai difformi. Nel 2004, il numero dei diaconi permanenti ammontava ad oltre 32mila unità, mentre i religiosi professi non sacerdoti ad oltre 55mila; quanto alle religiose, esse rappresentavano la realtà di gran lunga più significativa con una consistenza di oltre 767mila unità. I diaconi permanenti, diocesani e religiosi, sono in forte espansione sia a livello mondiale sia nei singoli continenti, passando complessivamente da circa 5.500 nel 1978 a oltre 32mila unità ventisei anni dopo, con una variazione superiore al 480%. Europa ed America registrano sia le consistenze numericamente più significative, sia il trend evolutivo più vivace. Il gruppo dei religiosi professi non sacerdoti è andato riducendosi di oltre il 27% tra il 1978 e il 2004. Nel 1978 essi erano nel mondo oltre 75mila, riducendosi poi a meno di 65mila nel 1988 e posizionandosi a poco più di 55mila nel 2004. Il trend decrescente è comune ai vari continenti con l’eccezione di Africa e Asia dove si osservano variazioni del + 48% e del circa +39%, rispettivamente. Anche per le religiose professe si osserva una dinamica fortemente decrescente con una contrazione di oltre il 22%. Il numero complessivo delle religiose, infatti, è andato riducendosi da oltre 990mila unità nel 1978 a meno di 770 ventisei anni dopo. Il declino, anche in questo caso, ha riguardato tre continenti (Europa, America e Oceania), con variazioni negative anche di rilievo (-41% in Oceania, -39% in Europa e -27% in America). In Africa e in Asia, invece, l’incremento è stato decisamente sostenuto, superiore al 60% per entrambi i continenti.
Guardando all’evoluzione annuale del numero dei candidati al sacerdozio, diocesani e religiosi, si osserva un andamento complessivamente crescente per tutto il periodo. I candidati nel mondo sono passati da quasi 64mila unità nel 1978 a oltre 113mila nel 2004, con un incremento del 77% circa. L’evoluzione è stata molto differente nei vari continenti. Mentre, infatti, Africa, America e Asia hanno mostrato dinamiche evolutive estremamente vivaci, l’Europa registra una contrazione del 2% circa. (S.L.) (Agenzia Fides 2/5/2006; righe 61, parole 877)


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