AFRICA - Nell’Africa subsahariana occorrono 1,6 milioni di insegnanti entro il 2015 afferma l’UNESCO

mercoledì, 26 aprile 2006

Roma (Agenzia Fides)- In Africa subsahariana vi sono sempre meno insegnanti e il prossimo decennio vedrà un calo ulteriore del loro numero. A lanciare l’allarme sullo stato del sistema educativo africano è l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), in un rapporto pubblicato al termine di un’indagine condotta a livello mondiale dal suo Istituto di Statistica (ISU).
Secondo il documento, intitolato “Insegnanti e qualità dell’educazione: valutazione delle necessità globali per il 2015”, l’Africa subsahariana, e in particolare Niger e Ciad, “dovranno accogliere 1,6 milioni di nuovi insegnanti da oggi al 2015, passando dagli attuali 2,4 a 4 milioni”, ovvero un incremento del corpo insegnante del 68%, affinché “ciascun bambino possa beneficiare dell’insegnamento primario”. Il Ciad necessita di aumentare di 4 volte il proprio corpo docente, mentre l’Etiopia dovrà raddoppiare il numero di insegnanti.
Oltre all’aspetto quantitativo suscita allarme anche il livello di qualificazione dei pochi insegnanti presenti. Il rapporto dell’organizzazione ONU sottolinea infatti che “in genere i Paesi che mancano di insegnanti hanno il personale meno qualificato”.
“ Se si considera che un livello di studi secondari costituisce il livello di qualificazione minima per insegnare” continua il rapporto “questa condizione è rispettata solo dal 57% degli insegnanti congolesi”.
Il rapporto dell’UNESCO sottolinea pure che in Africa è diffuso il fenomeno degli insegnanti “volontari” che formano, senza alcuna qualifica, i loro figli e quelli di amici e parenti. (L.M.) (Agenzia Fides 26/4/2006 righe 26 parole 451)


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