AFRICA/ZIMBABWE - LA VITTORIA DELL’OPPOSIZIONE NELLE ELEZIONI MUNICIPALI DIMOSTRA LA VOLONTÀ DI CAMBIAMENTO DEL POPOLO DELLO ZIMBABWE

giovedì, 4 settembre 2003

Harare (Agenzia Fides)- “Il risultato delle ultime elezioni municipali dello Zimbabwe dimostrano che il popolo desidera il cambiamento e appoggia il partito dell’opposizione” dice all’Agenzia Fides una fonte della Chiesa locale, che per motivi di sicurezza non desidera essere nominata. Nelle elezioni municipali di domenica 31 agosto, il Movement for Democratic Change (MDC), il principale partito do opposizione, ha ottenuto la vittoria in 137 consigli rionali su 222, in 21 delle maggiori città e villaggi del paese. Il partito del Presidente Robert Mugabe ha ottenuto 87 consigli rionali. L’affluenza alle urna è stato solo dell’11% degli elettori. “La bassa affluenza alle urne dimostra anche la forte capacità di intimidazione che il regime di Mugabe esercita sulla popolazione civile” afferma la fonte di Fides.
“Lo Zimababwe vive da anni in una situazione di tensione a causa della politica del Presidente che ha scatenato i propri sostenitori contro l’opposizione” afferma la fonte di Fides. “Il clima di violenza e intimidazione ha spinto le persone più capaci e preparata ad emigrare. Medici, insegnanti, tecnici qualificati hanno lasciato lo Zimbabwe per recarsi in Sudafrica, Botswana, Stati Uniti, Australia, Canada ed Europa”. “Di conseguenza il sistema sanitario e quello scolastico sono a pezzi. Lo Zimbabwe fino a pochi anni fa era uno dei paesi più avanzati dell’Africa, ora invece, si trova di fronte a problemi enormi: disoccupazione dilagante, la maggior parte della popolazione è priva di istruzione e di cure mediche, l’agricoltura un tempo fiorente è a pezzi, al punto che il paese, che prima esportava derrate alimentari, è ora costretto a importarle”.
“Il paese è sull’orlo del collasso economico e sociale” afferma il missionario. “Per conservare il proprio potere, il Presidente Mugabe si appoggia, da una parte sull’esercito e sulle forze di polizia, e dall’altra, su alcuni gruppi di veterani della guerra di liberazione e sulla milizia giovanile del suo partito (i cosiddetti “green bombers”)”. “La costituzione di questa milizia è il fenomeno più preoccupante perché rischia di minare il futuro del paese. Con il collasso del sistema scolastico e con la grave disoccupazione che affligge l’economia locale, molti ragazzi sono alla sbando. Diversi di questi hanno preferito arruolarsi nella milizia di Mugabe, dove ricevono una paga e un’istruzione militare, incentrata soprattutto su un allenamento fisico molto spinto”.
Da tempo, a livello internazionale si stanno esercitando pressioni sul governo di Mugabe. Commenta la fonte di Fides: “La comunità internazionale pur avendo isolato Mugabe, non può o non riesce a imprimere una svolta decisiva alla politica del paese. Diversi stati africani, d’altronde, non vogliono creare precedenti di interferenza nella politica interna di un altro stato africano: anche loro hanno problemi di democrazia!”
Il missionario aggiunge: “La Chiesa cattolica oltre a continuare la propria attività pastorale cerca di sopperire come può alle mancanze delle strutture statali, soprattutto nel campo dell’istruzione e della sanità. È un impegno importante che vede protagonisti preti e missionari costretti a percorrere decine di chilometri al giorno, su strade dissestate e insicure, e così portare il conforto della Parola di Dio, anche nei più remoti villaggi”.
(L.M.) (Agenzia Fides 4/9/2003 righe 43 parole 528)


Condividi: