AFRICA/KENYA - Preoccupazione delle agenzie umanitarie per il processo di registrazione dei rifugiati e dei migranti residenti in Kenya

martedì, 4 aprile 2006

Nairobi (Agenzia Fides)- Le principali agenzie umanitarie che si occupano di rifugiati urbani si sono incontrate a Nairobi per discutere sulla registrazione dei migranti che è entrata in vigore lo scorso 15 febbraio 2006. Il completamento del processo di registrazione del governo a Nairobi era previsto per la fine dello stesso mese. Tuttavia è stato esteso ad un ulteriore mese a causa dell'inaspettato maggior numero di migranti da registrare.
Gli obiettivi ufficiali della registrazione sono quelli di determinare il numero di migranti e rifugiati che vivono nei centri urbani, regolarizzare il loro status migratorio e fornire loro una documentazione adeguata. Il governo keniota intende fornire un permesso di classe H ai migranti ed un permesso di classe M ai rifugiati. Il permesso di classe H non garantisce la protezione internazionale di cui hanno bisogno i rifugiati. In realtà il titolare di un permesso di classe H potrebbe essere rimpatriato se considerato residente in Kenya solo per ragioni economiche. Questo fatto potrebbe generare confusione nelle procedure di registrazione dei rifugiati che fanno richiesta di una documentazione ufficiale che legalizzi la loro presenza nel Paese. Ai rifugiati infatti potrebbe essere riconosciuto solo un permesso di classe H piuttosto che di classe M.
Le organizzazioni hanno criticato molti aspetti dell'iniziativa di registrazione del governo e del suo probabile impatto sulla realtà dei rifugiati. In seguito hanno preparato un resoconto per l'assistente del Ministro dell'Immigrazione e Registrazione delle Persone keniota. Gli organismi di assistenza ai rifugiati che hanno visitato le sedi per la registrazione si sono dette preoccupate circa le irregolarità nel processo e la mancanza di chiarezza sulle procedure.
Richard Muko, Direttore del Jesuit Refugees Service (JRS) del Kenya si è interrogato: "Un rifugiato o un richiedente asilo che non si registrano attraverso l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ma con il governo, potranno mai ottenere un permesso di classe H, essendo considerati in qualità di migranti o rifugiati? E cosa accadrà a chi arriverà dopo la chiusura del processo di registrazione?". Muko ha inoltre espresso il timore che questo processo possa avere un impatto negativo sulla procedura di determinazione dello status di rifugiato nel Paese, e di conseguenza sulla protezione stessa dei rifugiati. Dubita dei benefici che il processo di registrazione potrebbe apportare ai rifugiati se le preoccupazioni sollevate dalle organizzazioni umanitarie non fossero prese in considerazione dal Ministero. Le organizzazioni cercano inoltre di fare chiarezza sulla legge sui rifugiati ancora in sospeso. (L.M.) (Agenzia Fides 4/4/2006 righe 34 parole 426)


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