AFRICA/BENIN - Elezioni: una prova della salute della democrazia alla quale la Chiesa cattolica ha portato il suo contributo per illuminare le coscienze

lunedì, 3 aprile 2006

Cotonou (Agenzia Fides)- “Contrariamente a tutti i pronostici, il buon svolgimento delle elezioni conferma la buona salute della democrazia del Benin rispetto alla situazione di diversi altri Paesi africani” afferma fr. Jean-Raphaël Marie Tonoudji, della Congregazione dell’Immacolata Concezione, commentando le elezioni presidenziali in Benin che si sono svolte in due turni, il primo il 5 marzo e il secondo il 19 marzo. Il 29 marzo, la Corte costituzionale ha proclamato i risultati definitivi che hanno portato all’elezione di Thomas Yayi Boni, quale nuovo Capo dello Stato. Al secondo turno, Boni ha ottenuto il 76,40% dei voti prevalendo su Adrien Houngbédji, ex Presidente dell’Assemblea Nazionale.
“Gli osservatori internazionali hanno affermato che le elezioni si sono svolte nella trasparenza e nella regolarità” ricorda fr. Tonoudji. “A dimostrazione del clima disteso, dopo la proclamazione provvisoria dei risultati elettorali, Houngbédji, il candidato sconfitto, si è complimentato con Boni nel corso di una conferenza stampa”.
La Chiesa cattolica ha accompagnato la campagna elettorale con la preghiera: diverse parrocchie hanno organizzato adorazioni e recite del rosario. L’11 febbraio, in occasione della festa di Nostra Signora di Lourdes, è stato organizzata una Messa per la nazione alla quale hanno partecipato tutti i candidati alla Presidenza. La concelebrazione eucaristica è stata presieduta dal Cardinale Bernardin Gantin, e concelebrata dal Presidente della Conferenza Episcopale, da diversi Vescovi e da una ventina di sacerdoti. “La Messa è stata trasmessa in diretta da Radio Immaculée Conception, radio cattolica locale, diffondendo alla popolazione conforto e tranquillità” afferma fr. Tonoudji. Alla vigilia del voto, inoltre, la Conferenza Episcopale del Benin aveva rivolto un appello ai responsabili della politica e delle istituzioni e agli elettori perché ciascuno operasse la propria scelta secondo coscienza, per promuovere il bene comune.
Radio Immaculée Conception ha organizzato apposite trasmissioni per preparare al voto gli elettori tra cui un filo diretto con gli ascoltatori per commentare la Lettera Pastorale dei Vescovi nella quale si invitata la popolazione del Benin ad operare per il bene del Paese. Le trasmissioni e gli spot diffusi dalla radio cattolica insieme alle diverse iniziative delle parrocchie hanno permesso alle persone di riflettere e di comprendere l’importanza della loro partecipazione al voto. “Il ruolo della Chiesa cattolica nella riuscita delle elezioni è stato riconosciuto da tutti i beninesi ed è stato occasione di orgoglio da parte dei cattolici” sottolinea fr. Tonoudji. “Queste elezioni hanno confermato il fatto che la Chiesa cattolica può ancora giocare un ruolo nella coscienza dei cittadini di qualsiasi fede”.
Il 6 aprile si terrà la cerimonia di investitura del Presidente Thomas Yayi Boni. Il nuovo Capo dello Stato è nato nel 1952 a Tchaourou (nel nord del Paese) in una famiglia musulmana. ThomasYayi Boni si è in seguito convertito al protestantesimo. Laureato in Economia, ha ricoperto importanti incarichi presso la Banca della Comunità Economica dell’Africa dell’Ovest (BCEAO). Nel 1994 è stato nominato Presidente della Banca dell’Africa Occidentale per lo Sviluppo (BOAD). Esordiente della politica, egli ha presentato un programma elettorale incentrato sul cambiamento e sulla lotta alla corruzione.
L’8 aprile, il Cardinale Gantin presiederà una Messa di ringraziamento alla quale sono stati invitati il nuovo Presidente e gli altri candidati. (L.M.) (Agenzia Fides 3/4/2006 righe 45 parole 546)


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