ASIA/INDONESIA - In missione nella foresta pluviale della Papua indonesiana: l’esperienza di un Agostiniano

sabato, 1 aprile 2006

Jayapura (Agenzia Fides) - Ettari di foresta pluviale, di vegetazione fitta e a tratti inaccessibile, con sporadici insediamenti umani, di tribù indigene: in questo scenario svolge il suo lavoro missionario il sacerdote Agostiniano p. Cornelis Bame, che vive e opera nella diocesi di Jayapura, nella Papua Occidentale, appartenente all’Indonesia.
P. Cornelis risiede nel villaggio di Ubrub, nel cuore della foresta pluviale, quasi al confine con la Papua Nuova Guinea. “Il miracolo - racconta il missionario - è trovare qui una comunità cattolica che celebra e testimonia l’amore di Dio. Il villaggio infatti fu evangelizzato agli inizi del secolo scorso dai missionari francescani. E la comunità locale ha conservato una fede semplice, fatta di preghiera e solidarietà fraterna”.
Nel villaggio, inoltre, annessa all’unica parrocchia, vi è una scuola elementare che ospita circa 200 studenti. La Chiesa locale, dunque, rende anche un prezioso servizio alla comunità attraverso l’istruzione, permettendo alla famiglie del villaggio di far crescere culturalmente i propri figli.
Il confratello Agostiniano più vicino a p. Cornelis è p. Lambert Pati, che si trova nel villaggio di Yuruf, a quattro ore di cammino nella giungla. Le comunicazioni sono sporadiche, attraverso il radio telefono. “L’evangelizzazione e la promozione umana vanno avanti anche in queste aree sperdute del mondo - nota il missionario - dove la vita segue i ritmi della natura e delle stagioni. Gli indigeni vivono di agricoltura e di caccia, ma ringraziano e benedicono il Signore ogni giorno per il dono della vita, con una fede semplice e sincera”.
La diocesi di Jayapura, guidata dal Vescovo Mons. Leo Laba Ladjar, è una delle quattro circoscrizioni cattoliche in Papua. La regione, (chiamata anche “Irian Jaya”), è a volte attraversata da violenze e conflitti fra l’esercito indonesiano e movimenti autonomisti. La Chiesa ha sempre operato per la riconciliazione, per la difesa dei diritti umani e per garantire servizi sociali di base. (PA) (Agenzia Fides 1/4/2006 righe 26 parole 263)


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