AFRICA/MOZAMBICO - Progetto acqua per la vita: l’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau realizza, insieme ad un’altra organizzazione solidale, pozzi d’acqua in Mozambico

lunedì, 20 marzo 2006

Roma (Agenzia Fides) - Circa due miliardi e mezzo di persone non hanno accesso all’acqua potabile. Ogni anno più di 2 milioni di loro muoiono di malattie provocate dall’inquinamento batteriologico. La maggior causa della mortalità infantile nei paesi meno sviluppati è dovuta all’acqua. Questi i dati della relazione ONU-Kyoto del 2003.
Come in qualsiasi altro paese (in particolare in Africa), l’acqua è una risorsa fondamentale e la gestione delle fonti d’acqua è strategica per la sopravvivenza e lo sviluppo delle comunità.
Il Mozambico è un paese ricco di risorse idriche, ma esiste ancora una grande necessità di acqua potabile presso le comunità rurali, che costituiscono il 90% della popolazione nazionale.
L’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, che è presente dal 1981 in Mozambico con quattro progetti socio-sanitari e dal 1990 nella Provincia di Nampula nel nord del Paese coordinando e finanziando il Programma Nazionale contro la lebbra e la tubercolosi, a partire dal 1997 ha realizzato vari interventi di salute di base e collabora con Ong nazionali, associazioni di rappresentanza e comunità religiose nella realizzazione d’interventi tra cui programmi di aiuto sanitario, sociale, agricolo e alimentare al mondo rurale. Il problema dell’acqua potabile è una priorità nei programmi di salute della Provincia e rimane un punto di partenza indispensabile dell’ambiente con apporti benefici a tutta la collettività.
Fino al 2004 soltanto il 6,6% della popolazione rurale beveva acqua potabile, l’84% non possedeva una latrina e più della metà delle persone normalmente erano costrette a percorrere fino a 20 km per raggiungere la più vicina fonte d’acqua. A tale precaria situazione si aggiunge nel 2003 l’emergenza sanitaria (epidemia di colera) scoppiata durante la stagione delle piogge in seguito al passaggio del ciclone Delfina che nel 2003 ha duramente colpito i distretti della Provincia di Nampula.
Grazie ad un accordo stipulato tra Telcom S.p.A., azienda operante nel settore della produzione e lavorazione di materie plastiche, e Aifo hanno sottoscritto l’impegno a realizzare insieme un progetto di sviluppo socio-sanitario con il nome di “Progetto Aquarius - Acqua per la vita”. Grazie a questo accordo l’Aifo, insieme al partner locale Kulima, sta oggi terminando la costruzione di numerosi pozzi equipaggiati con pompe manuali e la riparazione di fonti di acqua per facilitare l’approvvigionamento di acqua potabile della popolazione di alcuni distretti della Provincia, con un impatto positivo per circa 30.000 persone. Questa azione si avvale dei contatti e della struttura logistica realizzati durante il programma di educazione sanitaria già esistente nei distretti in questione e provvede, oltre alla costruzione dei pozzi e alla gestione degli stessi attraverso comitati locali, anche al processo di formazione sanitaria e di sensibilizzazione della popolazione interessata. Tra le priorità indicate negli ultimi anni nei piani di sviluppo nazionale in Mozambico rientrano la promozione dello sviluppo delle comunità locali, la riabilitazione delle strade rurali, l’approvvigionamento di acqua potabile, scuole e servizi sociali, piani di estensione rurale e di sicurezza alimentare; la lebbra qui è ancora un grave problema di salute pubblica. (AP) (20/3/2006 Agenzia Fides; Righe:41; Parole:517)


Condividi: