EUROPA/FRANCIA - Rapporto 2005 sulle violenze anticristiane e la libertà religiosa nel mondo edito dalla sezione francese di “Aiuto alla Chiesa che soffre”

venerdì, 17 marzo 2006

Roma (Agenzia Fides) - “Informare sulla situazione dei cristiani nel mondo; fornire dati sulla libertà religiosa, anche nelle aree più difficili; incentivare i fedeli alla preghiera; generare una coscienza condivisa e un’azione universale per la difesa dei valori di libertà, tolleranza e armonia religiosa”: sono gli obiettivi illustrati dal laico cattolico Thomas Grimaux nel nuovo testo “Persécutions antichrétiennes dans le monde, Rapport 2005”, edito dalla sezione francese dell’Opera di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre” (Acs). Il testo - ci spiega Grimaux - si basa su fonti di informazione cristiane e non, su materiale raccolto da Acs, su fatti ed eventi direttamente vissuti dall’autore, che ha visitato oltre 20 paesi del mondo in Africa, Europa, Medio Oriente.
“A volte si crede che le persecuzioni anticristiane accadano solo in determinate aree del mondo - afferma l’autore - ma, a ben guardare, episodi di violenza si registrano anche in stati occidentali e democratici”. I principali responsabili delle violenze, secondo l’indagine compiuta da Grimaux, sono: l’islamismo radicale, degenerazione dell’autentico islam; la repressione ancora oggi condotta da alcuni regimi di stampo comunista; i gruppi fanatici ed estremisti di derivazione induista e buddista; un laicismo esasperato che, specialmente nel mondo occidentale, tende a penalizzare i credenti; i movimenti e le sette sataniche che agiscono specificamente contro il cristianesimo.
Il Rapporto 2005 è strutturato in schede dedicate ai diversi paesi, in ordine alfabetico, e arricchite da un grafico che sintetizza l’evolversi della situazione. Il testo sarà il primo di una serie che, dice Grimaux, diverrà una pubblicazione fissa con cadenza annuale, “sempre ricca di dati e di fatti che spesso non vengono citati dai mass-media. Per ricordare quanti, in tutto il mondo, vivono con coraggio e coerenza il Vangelo, fino a dare la vita per la fede in Gesù Cristo”. (Agenzia Fides 17/3/2006 righe 27 parole 271)


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