AFRICA/MALAWI - La crisi politica e istituzionale del Malawi si complica coinvolgendo la Corte Costituzionale

giovedì, 16 marzo 2006

Lilongwe (Agenzia Fides)- “L'ultima mossa nella battaglia tra Presidente e Vice Presidente sfocerebbe nel ridicolo se purtroppo non fosse vera” afferma un missionario che da anni opera in Malawi, Paese che da tempo è in preda a una grave crisi politico-istituzionale (vedi Fides 8 novembre 2005).
Il presidente Bingu wa Mutharika, come il suo vice Cassim Chilumpha erano entrambi stati scelti dall’allora Presidente uscente Bakili Muluzi come la coppia vincente alle elezioni del 2004. Il Presidente aveva poi preso le distanze da Muluzi con una grande campagna all'insegna della “Zero tolerance contro la corruzione”, che aveva portato in prigione i fedelissimi del vecchio regime (e finora risparmiato Muluzi) fino a formarsi un suo partito. Contrastato solo dal Parlamento che aveva minacciato di sottoporlo alla procedura di impeachment, il Presidente ha poi percorso un cammino vicino allo stile che era stato della dittatura di Kamuzu Banda, un cammino difficile in tempi di democrazia. Per vari motivi di egemonia politica il Presidente ha tentato di licenziare il suo Vice con l'accusa che ormai lavorava contro il governo e non si limitava solo ad essere assente dal suo lavoro e dagli impegni del suo ufficio.
In questa lunga battaglia il sistema giudiziario rischia di vedersi ridotto al rango di arbitro in una posizione che comunque sia il risultato, lo porterà a sminuire il rispetto dovuto a tale istituzione. Difatti prima la Corte Costituzionale ha approvato il licenziamento del Vice Presidente; poi ha ribaltando la sentenza obbligando il governo a reintegrare il Vice Presidente nella sua carica. Infine, di fronte al rifiuto del Presidente di attuare la sentenza, tre giudici della Corte Costituzionale hanno emesso una sentenza per ridare i poteri al Vice Presidente.
Il Vice Presidente, con il permesso dall'Alta Corte, ha citato in tribunale il Presidente, il Ministro della Giustizia, diversi altri Ministri e i parlamentari del partito di governo, persino la televisione del Malawi, con l’accusa di aver sfidato il giudizio della Corte Costituzionale.
Questo avviene a poche settimane dalla riapertura del Parlamento all'inizio di aprile. Ricordando che l'ultima sessione del Parlamento non era in realtà stata chiusa, ma solo sospesa, il Presidente ne ha approfittato per dichiarare decadute tutte le procedure in corso, compresa la richiesta di impeachment.
Il Presidente ha fatto una buona campagna per conquistare il sostegno dei parlamentari e vanta di avere dalla sua 70 parlamentari (su 194) ma spera di avere con sé molti degli indipendenti. Tutto questo accade mentre il Paese sta uscendo a fatica dalle grave carestia degli ultimi mesi. “L’unica nota positiva è in effetti la festa per un raccolto che quest'anno sembra decisamente buono rispetto agli ultimi anni” conclude il missionario. (L.M.) (Agenzia Fides 16/3/2006 righe 37 parole 462)


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