ASIA/INDIA - Entro il 2020 l’India rischia di diventare la capitale mondiale per le infezioni di HIV/AIDS. La Chiesa cattolica in aiuto ai malati di Aids della zona occidentale di Godavari

giovedì, 9 marzo 2006

Andhra Pradesh (Agenzia Fides) - Entro il 2020 l’India rischia di diventare la capitale mondiale per le infezioni di HIV/AIDS. Infatti, a partire dal 1987 sono state registrate 4,5 milioni infezioni.
Da una recente indagine condotta dal Governo indiano, nella zona occidentale di Godavari è stato registrato il tasso più elevato di infezioni di Hiv-Aids con una percentuale del 3%, mentre nella zona orientale la percentuale raggiunge il 2,5%. La zona di Khammam è al secondo posto, seguita rispettivamente da Prakasam e Guntur.
Lo studio ha coinvolto 40 donne incinte di ciascun’area dell’Andhra Pradesh nei mesi di settembre-ottobre 2005. Si tratta di una indagine che ogni anno si svolge per monitorare i tassi di prevalenza nello stato indiano.
A Vijayawada, Hyderabad, Khammam e in altri distretti, il tasso di prevalenza è calato grazie al programma portato avanti dal governo e dalle organizzazioni non governative che hanno messo in luce il problema e hanno aiutato i gruppi a rischio.
Grazie all’”Aids awareness Sustained Holistic Action” (Aasha), il programma lanciato dal Governo dell’Andhra Pradesh, che ha l’obiettivo di promuovere le informazioni sull’Aids tra le popolazioni rurali, suor Brigit K, MSI (Suore Missionarie dell’Immacolata), direttore del progetto al Damien Leprosy Aids Care Centre di Eluru, spera di raggiungere migliori risultati in tutto lo Stato.
La suora ha spiegato che i servizi di assistenza sanitari cattolici, Catholic Relief Services (CRS), collaborano con altre istituzioni dell’Andhra Pradesh per portare avanti il progetto Cheyutha a favore delle donne e dei bambini sieropositivi. Alimentazione, istruzione, sostegno psicosociale, sensibilizzazione della comunità sono i principali interventi previsti dal progetto che coinvolge 41 sobborghi a Secunderabad e Hyderabad, 10 villaggi rurali a Vijayawada Madal, nel distretto di Krishna, 50 villaggi a Dendaluru Mandal, nel distretto occidentale di Gadavari, 21 villaggi a Peddapuram Mandal nel distretto orientale di Godavari.
Il progetto Cheyutha sostiene 160 progetti per combattere l’Hiv-Aids in 31 paesi. Include 3.400 persone tra bambini malati e persone che li accudiscono e ne raggiunge altre 16 mila attraverso altre organizzazioni comunitarie. Ogni giorno circa 50 persone visitano il Centro per controlli e trattamenti medici, quelli gravemente malati vengono ricoverati al Guntur Aids Hospital e solo quelli che richiedono un’assistenza immediata vengono trattenuti al Centro.
La Chiesa cattolica in India fornisce il 25% delle cure totali per combattere la malattia e gestisce circa 5mila ospedali, 62 scuole per infermieri, 2.000 centri di riabilitazione. (AP) (9/03/2006 Agenzia Fides; Righe:22 Parole:257)


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