OCEANIA/AUSTRALIA - Il Card. Pell interviene nel dibattito sulla pillola RU486: “Gli australiani vorrebbero vedere ridursi, non aumentare, il tasso di aborti”

mercoledì, 15 febbraio 2006

Sydney (Agenzia Fides) - Mentre la Camera dei Rappresentanti ha iniziato il dibattito sulla pillola abortiva RU486, la Chiesa cattolica ha preso posizione pubblicamente, dichiarandosi contraria alla legalizzazione della pillola in Australia.
Dopo la raccolta di firme promossa in tutta la nazione dalla comunità cattolica e da altre chiese cristiane (già oltre 75.000), è intervenuto il Card. George Pell, Arcivescovo di Sydney affermando che i parlamentari dovrebbero interpretare la volontà popolare: l’87% degli australiani è favorevole a ridurre, non a incentivare, gli aborti.
“I farmaci in genere dovrebbero essere strumenti terapeutici. E la gravidanza non è una malattia. Oggi i pericoli e gli effetti dannosi della RU486 sulla donna sono ben noti”, ha sottolineato il Cardinale. “Larga parte dell’opinion pubblica australiana - ha continuato - disapprova gli oltre 80mila aborti annui finanziati dal governo e vorrebbe vedere questa cifra ridursi, non aumentare”.
Inoltre il Porporato ha notato che “già un numero significativo di donne sono morte dopo aver preso la pillola e molte altre negli Stati Uniti ne soffrono i pesanti effetti collaterali. La RU486 rischia di banalizzare ulteriormente la distruzione della vita umana”. Il Cardinale ha stigmatizzato il fatto che la prima alleanza trasversale fra le donne nel Parlamento possa essere utilizzata per aumentare il potere abortivo, per attaccare la vita invece che per proteggerla.
Secondo il Cardinale, “l’opinione pubblica si sta muovendo in Australia”, e questo andrebbe considerato. “La sfida è incoraggiare le nascite, incoraggiare la scelta personale di ciascuno per la vita e per dare a ogni donna le risorse e il sostegno necessario per mettere al mondo e allevare un figlio. Questo dovrebbe esser il ruolo del Governo e del Parlamento”, ha concluso.
Alla petizione pro-vita lanciata dalla comunità cattolica australiana per impedire la legalizzazione della pillola abortiva Ru 486 hanno partecipato parrocchie, movimenti e associazioni. Alcuni cattolici, insieme con altre associazioni e singoli cittadini sensibili alla campagna, hanno costituito il gruppo “Australiani contro la Ru 486” che sta portando avanti un’opera capillare di pubblicità e sensibilizzazione. P. Eugene Ahern, coordinatore della campagna, ha invitato i cittadini a scrivere una lettera ai rappresentanti in Parlamento, per convincerli a non introdurre una pratica che “è un vero omicidio farmacologico”.
Anche l’Arcivescovo di Melbourne, Mons. Dennis Hart, ha diffuso un messaggio rivolto ai politici australiani, invitandoli a incentivare le politiche familiari. (PA) (Agenzia Fides 15/2/2006 righe 27 parole 273)


Condividi: