AMERICA/MESSICO - Nel momento attuale che il Messico sta vivendo, caratterizzato da divisione, confronto aspro, povertà, mancanza di sviluppo, perdita dei valori, aggressione alla famiglia e alla vita, narcotraffico, delinquenza, emigrazione... è necessario che i laici facciano un'opzione decisa per la verità ed il bene comune

lunedì, 13 febbraio 2006

Città del Messico (Agenzia Fides) - “Voi avete il grande compito di contribuire, con i valori del Vangelo, alla ricostruzione della vita sociale e politica del Messico. È tempo di partecipazione e di impegno, è tempo di fede e di speranza, è tempo di presenza e di azione”. È il vibrante appello che lanciano i Vescovi della Commissione Episcopale dei Laici (CELAI) della Conferenza Episcopale Messicana, in un messaggio indirizzato a tutti i fedeli laici per spronarli alla partecipazione nel momento attuale che sta vivendo il Messico.
“La Chiesa deve essere presente in tutti gli avvenimenti umani, perché è lì che deve proclamarsi il messaggio della salvezza” affermano i Vescovi, ricordando come in questa missione “è fondamentale ed insostituibile” la partecipazione chiara e decisa dei laici, partecipazione che non cerca “di imporre una visione confessionale sui temi temporanei” ma vuole offrire motivi ed argomentazioni tratti dalla fede, che riguardano la verità sull'uomo ed il suo autentico sviluppo. I fedeli laici, continua il messaggio, devono lavorare per illuminare e trasformare, con la forza del Vangelo, la società nelle sue distinte espressioni: famiglia, lavoro, educazione, scienza, cultura, mezzi di comunicazione, politica...
Analizzando il momento attuale che sta vivendo il Messico, caratterizzato da divisione, confronto aspro, povertà, mancanza di sviluppo, perdita dei valori, aggressione alla famiglia e alla vita, narcotraffico, delinquenza, emigrazione... e in vista delle prossime elezioni, i Vescovi ritengono che in questa situazione cruciale per il paese, “diventano imprescindibili l'accordo, l'unità, la riflessione serena e l'amore per la nazione”. Proprio ora servono uomini e donne "che hanno nella fede la maggiore ricchezza ed il maggiore apporto per la convivenza sociale", uomini e donne che promuovano l'amore ed il rispetto per la vita, il più alto ideale di giustizia, la preoccupazione per il benessere e lo sviluppo di tutti, specialmente dei poveri e degli esclusi, e pongano il loro impegno morale ed etico nell'adempimento di tutte le attività. “Urge nei laici un'opzione decisa per la verità ed il bene comune” concludono i Vescovi, chiedendo ai fedeli laici di non lasciarsi trasportare dalla delusione, dall'apatia, dalla discordia, anzi “è il momento di rinnovare la nostra fiducia comune e di manifestare il nostro impegno civile e la nostra speranza in Dio”. (RG) (Agenzia Fides 13/2/2006 - righe 27, parole 375)


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