AMERICA/CILE - La Campagna di Fraternità 2006 della Quaresima dedicata ad oltre 200.000 bambini cileni con meno di sei anni che vivono in condizioni di vulnerabilità e rischio sociale

venerdì, 3 febbraio 2006

Santiago (Agenzia Fides) - “Non lasciateci fuori” è lo slogan della Campagna di Fraternità 2006 che tutti gli anni la Chiesa cilena promuove nel tempo di Quaresima e che quest’anno starà dedicata ai bambini che vedono violati i loro diritti. Secondo i dati della Chiesa cilena, ci sono circa 200.000 bambini e bambine cileni, minori di sei anni, che vivono in condizioni di vulnerabilità e di rischio sociale, con carenze che incidono, a volte severamente, sul loro sviluppo. Sono bambini che vivono la situazione di sofferenza delle proprie famiglie, oltre alle condizioni dell'ambiente in cui vivono, segnato tante volte dall'alcolismo, dalla droga, dall'abbandono, dalla violenza e da altre esperienze che incidono negativamente sulla loro persona.
Il ricavato della Campagna di quest’anno sarà destinato a finanziare progetti ed iniziative che offrano opportunità positive ai bambini che vivono in queste condizioni, con stimoli che li rafforzino ed aprano loro nuove possibilità per il futuro. Le attività dovranno essere organizzate e pianificate al fine di assicurare stabilità e durata nel tempo. In ogni diocesi un'organizzazione della Pastorale Sociale si incaricherà di controllare il corretto utilizzo dei fondi e l'esecuzione del programma.
La Campagna della Quaresima di Fraternità si realizza in tutte le diocesi del Cile dal 1982, con l'obiettivo di preparare i cristiani a vivere la Settimana Santa e la Pasqua adottando uno stile di vita più semplice, con sacrifici che permettano la condivisione con quanti hanno più bisogno. In questo senso, i Vescovi cileni segnalano che la Campagna deve portare anche ad un incremento della vita di preghiera dei fedeli, perché non si tratta di una colletta, ma deve essere “espressione concreta di una vita spirituale” che deve portare ad uno stile di vita attento alle necessità degli altri ed alla pratica della carità verso i bisognosi. (RG) (Agenzia Fides 3/2/2006 - righe 21, parole 302)


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