EUROPA/ITALIA - Maggiore attenzione da parte dei Mass Media alla terre di missione chiedono i missionari

mercoledì, 25 gennaio 2006

Roma (Agenzia Fides)- “Siamo veramente dispiaciuti delle modalità con le quali i mezzi di informazione italiani trattano le problematiche dei Paesi di missione”. In diversi occasioni i missionari con i quali siamo in contatto esprimono in questi termini il loro disagio sulla “cattiva informazione” nei confronti dei Paesi africani, asiatici o latinoamericani. “Avendo avuto l’opportunità di visitare diverse zone del mondo, ci rendiamo conto però che non è un fenomeno solo italiano, ma riguarda diversi Paesi occidentali” aggiungono i missionari.
Lamentano i nostri missionari quando rientrano per alcuni giorni in Italia, di riscontrare poca attenzione alle tematiche del sud del pianeta e particolarmente nei contenitori dell’informazione. Al di là della gestione, pubblica o privata, dei mezzi d’informazione esiste una questione più profonda che investe la deontologia professionale di chi lavora nei mass media. Come ha detto ieri, Papa Benedetto XVI “La comunicazione autentica esige coraggio e risolutezza. Esige la determinazione di quanti operano nei media per non indebolirsi sotto il peso di tanta informazione e per non adeguarsi a verità parziali o provvisorie”. Per questo sempre riprendiamo l’invito del Santo Padre affinché i media siano “protagonisti della verità e promotori della pace che da essa deriva”.
Per invitare i media italiani, e in particolare quelli televisivi, a una maggiore attenzione alle problematiche dei Paesi extraeuropei, la Federazione della Stampa Missionaria Italiana (FESMI) ha diffuso un editoriale firmato dai direttori delle 42 testate missionarie italiane. (Agenzia Fides 25/1/2006 righe 22 parole 246)


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