OCEANIA/AUSTRALIA - L’Arcivescovo di Melbourne: “No alla legalizzazione della pillola abortiva Ru 486”

mercoledì, 25 gennaio 2006

Melbourne (Agenzia Fides) - Mantenere in vigore la legislazione che vieta l’uso della pillola abortiva Ru 486: è l’appello lanciato dall’Arcivescovo di Melbourne, Mons. Dennis Hart ai politici australiani, mentre si tengono nel paese manifestazioni di gruppi femministi e di movimenti che chiedono l’abolizione del provvedimento e il libero utilizzo della pillola abortiva.
L’Arcivescovo ha diffuso una dichiarazione alla vigilia del voto del 9 febbraio, quando il Parlamento australiano sarà chiamato a pronunciarsi sull’argomento. Mons. Hart ricorda che l’opposizione della Chiesa all’aborto è ben nota e “nasce dalla nostra convinzione che la vita umana comincia con il concepimento”.
“Le statistiche - afferma il testo - indicano che molti cittadini, al di là della loro appartenenza religiosa, credono che in Australia si registri un numero eccessivo di aborti ogni anno: circa 90mila”. Per questo motivo il Vescovo sottolinea l’inopportunità di introdurre e promuovere in Australia un ulteriore metodo abortivo, come la pillola che induce un’interruzione della gravidanza in modo chimico-farmaceutico.
Mons. Hart sottolinea anche che la società dovrebbe agire in modo costruttivo, incentivando le politiche familiari e aiutando le donne, promuovendo una serie di strade e possibilità per evitare che una donna giunga all’aborto: un compito che anche la Chiesa australiana, grazie a suoi consultori e al contributo di enti e ordini religiosi, sta cercando di assolvere.
Il Vescovo conclude con un paradosso: “Se consideriamo che un feto su quattro in Australia viene abortito, ne consegue un’unica conclusione: per un cittadino australiano il luogo più pericoloso dove vivere è il ventre materno”. (Agenzia Fides 25/1/2006 righe 25 parole 257)


Condividi: