AFRICA/SUDAN - Si apre lunedì 23 gennaio un difficile vertice dell’Unione Africana

venerdì, 20 gennaio 2006

Khartoum (Agenzia Fides)- Il 23 gennaio si apre a Khartoum, capitale del Sudan, il vertice dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione Africana (UA). Al centro dei lavori vi saranno alcune questioni che stanno suscitando tensioni tra i Paesi africani, come l’eventuale imposizione di sanzioni alla Costa d’Avorio, e il destino dell’ex Presidente del Ciad, Hissène Habré, da tempo rifugiatosi in Senegal e ricercato da un tribunale belga perché accusato di crimini contro l’umanità. Un altro argomento spinoso riguarda la scelta del nuovo Presidente dell’UA, in sostituzione dell’uscente Obasanjo, il Capo di Stato della Nigeria.
Il Presidente del Sudan, Omar al-Beshir, ha presentato la propria candidatura, che è però osteggiata dalle organizzazioni per la difesa dei diritti dell’uomo e dall’opposizione sudanese, a causa del conflitto nel Darfur, nell’ovest del Sudan. Il Presidente del Ciad, Idriss Deby ha annunciato che non intende partecipare al vertice per protestare per presunte interferenze sudanesi nel suo Paese.
L’Unione Africana riunisce i 53 paesi africani ed è stata fondata nel 2001. L’UA ha sostituito la precedente Organizzazione dell’Unione Africana, che aveva poteri e funzioni più limitate. Il nuovo organismo ha come modello di riferimento l’Unione Europea, dalla quale ha ripreso la struttura organizzativa.
Tra gli organi dell’Unione Africana vi è il Consiglio per la Pace e la Sicurezza, è composto da 15 membri eletti dalla Conferenza dei capi di Stato e di governo dell’UA, dei quali 10 eletti con un mandato di due anni, e 5 con un mandato di tre anni. Non esiste il diritto di veto. I compiti del Consiglio sono così riassunti: promuovere la pace, la sicurezza e la stabilità dell’Africa; anticipare e prevenire i conflitti, elaborare una politica di difesa comune.
È prevista la costituzione di una forza di pace di 15mila uomini pronta a intervenire, su richiesta del Consiglio, negli stati membri dell’UA per missioni di osservazione, assistenza umanitaria, ristabilimento della pace e controllo dei conflitti. (L.M.) (Agenzia Fides 20/1/2006 righe 30 parole 350)


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