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Aachen (Agenzia Fides) - Per la gestione accurata e responsabile delle donazioni ricevute, la campagna dei “Cantori della Stella” dell’Infanzia Missionaria tedesca è stata premiata anche per l’anno 2006 con il riconoscimento dell’Istituto Tedesco per Questioni Sociali (Deutsches Zentralinstitut für soziale Fragen, DZI), una istituzione indipendente fondata nel 1893 con sede a Berlino, che con il suo “sigillo per le donazioni” approva il lavoro di impegno sociale e caritativo. Con lo stesso “sigillo per le donazioni” è stato riconosciuto anche il lavoro svolto dall’Opera di Diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre”. Nel 2004 la Pontificia Opera per l’Infanzia Missionaria in Germania ha speso soltanto il 4% delle donazioni ricevute per le spese di amministrazione e di pubblicità.
L’affidabilità e la gestione responsabile dei mezzi da parte dell’Infanzia Missionaria tedesca viene attestata anche dai partner locali, nei paesi dove vengono investite le donazioni. In occasione di una loro recente visita in Germania, i Segretari generali delle Conferenze Episcopali Africane di lingua inglese hanno apprezzato l’impegno dei “Cantori della Stella” che sostengono i progetti nei loro paesi. “La solidarietà che dimostrano i bambini tedeschi nei confronti dei bambini nei nostri paesi di provenienza ci rallegra molto” ha detto il rappresentante del Malawi, P. Joseph Mpinganjira.
Indossando i tradizionali vestiti dei Re Magi, con la loro stella cometa ed i loro canti, i “Cantori della Stella“ nel tempo natalizio e nei primi giorni dell’anno nuovo bussano alle porte delle case tedesche. Circa mezzo milione di bambini nelle 12.500 parrocchie cattoliche della Germania portano la benedizione “C+M+B” (“Christus mansionem benedicat - Cristo benedica questa casa”) alle famiglie, raccogliendo offerte per i loro coetanei che soffrono in tutto il mondo. La raccolta dei “Cantori della Stella” tedeschi è diventata la più grande iniziativa di solidarietà in tutto il mondo, che vede i bambini impegnarsi per i loro coetanei bisognosi. (M.S.) (16/1/2006 - 24 righe, 310 parole)
