AMERICA/ECUADOR - Oltre 100mila persone ogni anno a Cuenca per il “Passaggio del Bambino”, la processione natalizia che rende omaggio al Dio Bambino viaggiatore

venerdì, 23 dicembre 2005

Cuenca (Agenzia Fides) - Il “Passaggio del Bambino” è una festa religiosa che si svolge in tutte le regioni dell’Ecuador. Tuttavia quella sicuramente più attraente si realizza a Cuenca, dove ogni anno si radunano oltre 100mila persone. Questa tradizione è molto antica, ed il suo obiettivo principale è rendere omaggio alla nascita del Bambino Gesù attraverso grandi processioni. Questa manifestazione della religiosità popolare ha una straordinaria ricchezza di simboli sacri e sociali, dove si coniugano tradizioni indigene e meticcie. La festa si svolge in 4 tappe: l'invito, la veglia, il passaggio e la celebrazione. Ognuna delle tappe costituisce un rituale in se stesso, che culmina il 24 dicembre con il Passaggio e le celebrazione posteriori.
Il 24 dicembre, dalle nove del mattino fino alle tre del pomeriggio, si effettua una grande processione, dai quartieri del Guado e San Sebastiano, all'ovest di Cuenca, verso il Parco Calderón.Vistosi carri allegorici sono decorati con grandi tende ed arredamenti che rappresentano diverse scene bibliche e realtà autoctone. Su questi mezzi vengono trasportati migliaia di bambini, vestiti con abiti tipici della cultura andina e dei personaggi biblici, tra cui emergono San Giuseppe e la Vergine Maria che portano l’immagine del Bambino Gesù. Ci sono anche angeli, pastori, i re magi. Meritano di essere citati anche i “mayorali” (antichi contadini del Cañar) che avevano prestigio e potere sociale, i quali conducono cavalli ornati con nastri, ghirlande di frutte ed offerte per il Bambino, consistenti in prodotti della terra, frutta, liquori e cibi cotti. La banda del paese accompagna il corteo, intonando canti natalizi popolari e percorrendo le principali strade del centro storico della città.
Da alcune indagini storiche, si è appreso che l'immagine oggi chiamata del “Bambino Viaggiante” venne commissionata da una certa signora Josefa Heredia, nell'anno 1823. Nel 1961 Mons. Miguel Agnello Crespo, Vicario dell’Arcidiocesi di Cuenca, fece un lungo viaggio per visitare i Santuari più importanti di Spagna, Portogallo, Italia, Grecia, Palestina, Egitto e Messico, portando con sé la sacra immagine dal Bambino Gesù, per cui, al suo ritorno in Ecuador il paese di Cuenca gli diede il titolo di “Bambino Viaggiatore”.
In Ecuador, come nelle altre nazioni Latinoamericane, il Natale viene preparato con la Novena attorno al presepio, preparato da prima. La Novena di Natale in Ecuador viene fatta in famiglia e negli uffici, pubblici e privati, oltre che nelle parrocchie. La solenne celebrazione della cosiddetta “Messa del Gallo” della Notte di Natale, riunisce migliaia di fedeli benché sia celebrata a mezzanotte. Durante il tempo di Natale una consuetudine molto praticata è la celebrazione della “Messa al Bambino Gesù”, promossa da migliaia di famiglie. Secondo la devozione popolare, i “Bambinelli” devono essere condotti in Chiesa per ascoltare la Messa. In alcuni luoghi dell’Ecuador, dopo aver fatto “ascoltare la Messa al Bambinello”, in casa si svolge una piccola festa in onore al Bambino Gesù. (R.Z.) (Agenzia Fides 23/12/2005; righe 34, parole 462)


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