OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - Natale con i carcerati a Goroka: Cristo Gesù porta pace e unità dove vi sono sofferenza e divisione

venerdì, 23 dicembre 2005

Goroka (Agenzia Fides) - Il Natale del 2005 sarà un momento di pace, di unità e di intensa preghiera per i carcerati del Penitenziario di Bihute, nei pressi di Goroka. La Santa Messa di Natale riunirà le guardie e le loro famiglie, i detenuti e i loro cari. Gesù Bambino porta unità dove c’è divisione, pace dove c’è sofferenza. P. Nick De Groot, delle Pontificie Opere Missionarie in Papua Nuova Guinea, racconta che la cappella del carcere è molto semplice, fatta di piccoli mattoni rossi, con sedie di bambù, decorazioni e croci in legno.
P. Nick dona la sua testimonianza del Natale che trascorrerà con i detenuti di Bihute: “Vengono a celebrare il Natale oltre 100 persone che canteranno e pregheranno con tutto il cuore, per chiedere pace, amore, perdono. Alcuni di loro si accostano al Sacramento della Riconciliazione prima della Santa Messa e confessano in umiltà i loro peccati, chiedendo la benedizione di Dio. Tutti sono molto felici di vedermi, i bambini mi corrono incontro festanti, i giovani vengono ad abbracciarmi accogliendomi come un amico. Penso a tutte le maestose chiese e dove sono entrato nella mia vita. Poi rivedo questa cappella e questa gente molto semplice. Ricordo che Gesù ha scelto di nascere in una mangiatoia, in una grotta, in totale umiltà e povertà. Il Natale che celebriamo in carcere è la memoria della Santa Notte in cui il Cristo venne al mondo. Prego che questo Santo Natale sia per tutti un tempo di apertura dei cuori a Dio, un tempo di pace e di riconciliazione”.
Soprattutto per i giovani della Papua, vittime della criminalità, della violenza, dell’alcol, o coinvolti nelle gang giovanili denominate “raskols”, formate perlopiù da giovani disoccupati, che non riescono a trovare il loro posto nella società, vivono in estremo disagio e diventano strumenti della delinquenza.
In Papua si registra infatti una crescita della criminalità e della violenza giovanile, che ha allarmato le autorità civili e la Chiesa. In città come Port Moresby, Lae, Mt Hagen, è diffuso il fenomeno delle bande giovanili, che seminano il panico fra la gente, con continui atti di violenza.
Secondo gli operatori e i religiosi cattolici, per contrastare sul nascere questo fenomeno, occorre un lavoro di formazione e socializzazione positiva, attorno ai valori di rispetto, amore e solidarietà, che in Papua Nuova Guinea la Chiesa sta portando avanti. La Chiesa in Papua Nuova Guinea continua a lavorare con diverse attività di pastorale giovanile per fornire ai ragazzi un ambiente sano e valori morali su cui impostare la propria vita, operando soprattutto nel campo dell’istruzione scolastica e della formazione professionale. Va notato che le Chiese cristiane oggi gestiscono il 70% dell’educazione impartita nel paese. Lo sviluppo sociale e culturale che oggi la nazione ha raggiunto lo si deve in gran parte all’apporto delle Chiese cristiane, molto impegnate nel sociale. (Agenzia Fides 23/12/2005 righe 32 parole 341)


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