VATICANO - Papa Benedetto XVI all’Angelus invita a lasciarsi "contagiare" dal silenzio di san Giuseppe: “In questo tempo di preparazione al Natale coltiviamo il raccoglimento interiore, per accogliere e custodire Gesù nella nostra vita”

lunedì, 19 dicembre 2005

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - San Giuseppe, “che in perfetta sintonia con la sua sposa accoglie il Figlio di Dio fatto uomo e veglia sulla sua crescita umana”, ci può aiutare a prepararci al Natale e “a vivere in pienezza questo grande mistero della fede”. Nell’ultima domenica di Avvento, il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato il suo discorso prima dell’Angelus alla figura di San Giuseppe, “modello dell’uomo ‘giusto’ (Mt 1,19)”, che ci può aiutare nella preparazione immediata al Natale del Signore: “è quanto mai opportuno stabilire una sorta di colloquio spirituale con san Giuseppe, perché egli ci aiuti a vivere in pienezza questo grande mistero della fede”.
Papa Benedetto XVI ha quindi ricordato la grande devozione di Papa Giovanni Paolo II per San Giuseppe, che espresse anche nell’Esortazione apostolica “Redemptoris Custos”: “Tra i molti aspetti che pone in luce, un accento particolare dedica al silenzio di san Giuseppe - ha ricordato il Santo Padre. Il suo è un silenzio permeato di contemplazione del mistero di Dio, in atteggiamento di totale disponibilità ai voleri divini. In altre parole, il silenzio di san Giuseppe non manifesta un vuoto interiore, ma, al contrario, la pienezza di fede che egli porta nel cuore, e che guida ogni suo pensiero ed ogni sua azione… Lasciamoci "contagiare" dal silenzio di san Giuseppe! Ne abbiamo tanto bisogno, in un mondo spesso troppo rumoroso, che non favorisce il raccoglimento e l’ascolto della voce di Dio. In questo tempo di preparazione al Natale coltiviamo il raccoglimento interiore, per accogliere e custodire Gesù nella nostra vita”. (S.L.) (Agenzia Fides 19/12/2005; righe 17, parole 262)


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