ASIA/SRI LANKA - A un anno dallo tsunami i frutti del lavoro della Caritas

martedì, 13 dicembre 2005

Colombo (Agenzia Fides) - In Sri Lanka il lavoro della Caritas dopo lo tsunami si è concentrato sulla costruzione di nuove case ma anche sull’opera di diversificazione delle fonti di sostentamento delle popolazioni, tradizionalmente legate alla pesca. Queste comunità erano già le più povere dell’area prima dello tsunami. Fra costoro vi erano anche comunità già penalizzate dal conflitto che da anni attraversa lo Sri Lanka. E’ quanto spiega la Caritas Internationalis in “Rebuilding communities, restoring lives and rebuilding hope after the tsunami” (“Ricostruire le comunità, riabilitare la vita, ridare speranza dopo lo tsunami”), opuscolo diffuso a un anno dal maremoto che ha colpito l’Asia meridionale. La Caritas racconta il suo impegno in Sri Lanka, Indonesia e Thailandia: come ha mobilitato tutte le energie disponibili e la capillare rete Caritas in occasione di un disastro naturale senza precedenti.
La Caritas e altre organizzazioni umanitarie cattoliche hanno operato per la ricostruzione di case e villaggi, hanno distribuito barche da pesca e reti perché la gente potesse riprendere l’attività lavorativa, ma si sono anche attivate per l’istruzione dei bambini. Grazie a questi sforzi la vita delle popolazioni di alcuni villaggi dello Sri Lanka colpiti dal maremoto è tornata a fiorire e numerose famiglie stanno sperimentando il ritorno alla normalità. La gente ha mostrato un profondo desiderio e la ferma volontà di recuperare con prontezza le attività e la vita precedente al disastro, a partire da piccoli gesti quotidiani. (Agenzia Fides 13/12/2005 Righe: 23 Parole: 237)


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