EUROPA/INGHILTERRA - Il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso avrà un impatto sociale significativo ed eroderà il vero concetto del matrimonio: comunicato della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles

venerdì, 9 dicembre 2005

Londra (Agenzia Fides) - Mons. Peter Smith, Arcivescovo di Cardiff e Presidente del Dipartimento della responsabilità cristiana e cittadinanza della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, in un comunicato del 6 dicembre sottolinea che il riconoscimento legale delle unioni tra persone dello stesso sesso “avrà un impatto sociale significativo e durevole”. In Inghilterra infatti dal prossimo 21 dicembre andrà in vigore il “Civile Partnership Act”, che permetterà l'unione tra persone dello stesso sesso, in un contesto legale pensato specificamente, uguale al matrimonio in tutto, eccetto che nel nome, come indica l'Arcivescovo.
Come risultato, nota ancora Mons. Smith, “c’è un pericolo reale che la comprensione del matrimonio come una relazione permanente ed esclusiva tra un uomo ed una donna, e come il contesto migliore per l'educazione dei bambini, venga eroso”. Secondo l'Arcivescovo, il governo dovrebbe “appoggiare e promuovere il matrimonio invece di erodere le sue fondamenta”. “La Società legale - continua il comunicato - non si basa sulla complementarietà naturale tra uomo e donna” ed inoltre le coppie omosessuali “non possono cooperare con Dio nella creazione di nuove vite”.
Mons. Smith aggiunge che “il matrimonio indissolubile tra un uomo ed una donna continua ad essere l'ideale immutabile in un mondo che cambia velocemente” come pure “il contesto più stabile e con più amore per la crescita dei bambini”. Di conseguenza i Vescovi dell'Inghilterra e del Galles si impegnano a difendere lo status ed il significato unico del matrimonio e la sua importanza per il benessere della società. (RG) (Agenzia Fides 9/12/2005, righe 19, parole 256)


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