VATICANO - “Il 26,7% dei centri per la cura dell’HIV/AIDS nel mondo sono cattolici. La Chiesa cattolica continua a dare il suo contributo sia nel prevenire che nell’assistere i malati di HIV/AIDS e le loro famiglie sul piano medico-assistenziale, sociale, spirituale e pastorale.” Messaggio per la Giornata Mondiale contro l'AIDS del Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute

mercoledì, 30 novembre 2005

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “Il Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute si unisce alle istituzioni ed organizzazioni nazionali ed internazionali e in particolare all’UNAIDS, che ogni anno organizza una campagna mondiale di lotta contro l’AIDS, affinché a questo male planetario, che ha portato ad una crisi globale, si possa rispondere con un’azione altrettanto globale e corale”, così il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, Cardinale Lozano Barragán, ha voluto rivolgere il suo messaggio in occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids.
“La Chiesa cattolica continua a dare il suo contributo sia nel prevenire che nell’assistere i malati di HIV/AIDS e le loro famiglie sul piano medico-assistenziale, sociale, spirituale e pastorale. Il 26,7% dei centri per la cura dell’HIV/AIDS nel mondo sono cattolici. Tanti sono i progetti e i programmi di formazione, prevenzione e di assistenza, cura e accompagnamento pastorale dei malati, che le chiese locali, gli istituti religiosi e le associazioni laicali portano avanti con amore, senso di responsabilità e spirito di carità.
In concreto, in base alle informazioni pervenute dalla diverse Chiese locali e istituzioni cattoliche nel mondo, le azioni che si compiono nel campo dell’AIDS si possono così schematizzare: promozione di campagne di sensibilizzazione, programmi di prevenzione ed educazione sanitaria, sostegno agli orfani, distribuzione di medicinali ed alimenti, assistenza domiciliare, istituzione di ospedali, centri, comunità terapeutiche che incentrano il loro operato nella cura ed assistenza del malato di HIV/AIDS, collaborazione con i governi, attenzione nelle carceri, corsi di catechesi, elaborazione di sistemi di aiuto tramite internet, istituzione di gruppi di appoggio al malato.”
Il Cardinale conclude il suo messaggio con le parole che Papa Benedetto XVI ha rivolto ai Vescovi del Sud Africa in Visita “Ad Limina”, il 10 giugno 2005: “Fratelli Vescovi, condivido la vostra profonda preoccupazione per la devastazione causata dal virus dell’AIDS e dalle malattie ad esso legate. Prego in particolare per le vedove, per gli orfani, per le giovani madri e per le persone la cui vita è stata ridotta in frantumi da questa crudele epidemia. Vi esorto a proseguire i vostri sforzi per combattere questo virus che non solo uccide, ma minaccia seriamente la stabilità economica e sociale del continente”.
(AP) (30/11/2005 Agenzia Fides; Righe:33; Parole:389)


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