AFRICA/MALAWI - Malawi sempre più nel caos: le accuse di corruzione al Presidente rischiano di impedire l’arrivo di aiuti internazionali necessari per alleviare la drammatica carestia che colpisce il Paese

martedì, 8 novembre 2005

Lilongwe (Agenzia Fides)- Continua lo scontro al vertice dello Stato in Malawi, dove la situazione alimentare peggiora di giorno in giorno. Giovedì 3 Novembre, il Vice presidente Cassim Chilumpha, ha attaccato il governo per gli arresti di parlamentari che secondo il vice presidente “non fanno che il loro dovere".
Il riferimento era a Lucius Banda ed il parlamentare Maxwell Milanzi entrambi in carcere per aver dato informazioni false che potrebbe essere punito con tre anni di carcere. “Il fatto che il vicepresidente attacchi il proprio governo non è certo nella norma, ed è stato giudicato spiacevole da tutti” dicono fonti locali. “Più grave era anche il fatto che il presidente era fuori dal paese e rendeva la carica di vicepresidenza, la più alta all'interno del paese. Assieme al vicepresidente era presente, l’ex Presidente Bakili Muluzi proprio in prima fila in un attacco al governo”.
Il presidente Bingu wa Mutharika in visita in Scozia ha trovato molta resistenza da parte del Governo britannico alla sua richiesta di aiuti, proprio perché il partito di Muluzi aveva accusato il governo di corruzione. “Attaccare il presidente all'estero con la precisa intenzione di fermare aiuti che verrebbero dati al paese, rimane un altro segnale grave di quanto sta avvenendo” commentando le fonti. Diversi Paesi donatori hanno infatti dichiarato di non fornire aiuti se il Presidente Bingu wa Mutharika dovesse essere sottoposto a un provvedimento di impeachment. Ieri, 7 novembre, il comitato di controllo dei conti pubblica del Parlamento, dominato dal partito dell’ex presidente Muluzi, ha accusato di corruzione il Presidente e due ministri, chiedendo di aprire un’indagine.
Le ragioni di questo scontro istituzionale derivano dal tentativo dell’ex Presidente Bakili Muluzi, che aveva governato il Paese per dieci anni, di imporre al suo partito un candidato da lui gradito, Bingu wa Mutharika che vinse le elezioni del 2004.
Il nuovo Presidente ha però preso le distanze dal partito che lo aveva portato alle elezioni e insediato alla presidenza. Per cercare una totale indipendenza, il nuovo presidente ha fondato un suo partito, il DPP. A più riprese il nuovo presidente ha cercato di ridurre l’influenza di Bakili Muluzi minacciando di farlo arrestare, ma senza dare seguito alla minaccia. Da mesi, il partito di Muluzi ha chiesto l'impeachment del nuovo presidente per fatti minori. Lo scontro tra i due continua ancora a caratterizzare la vita politica del Malawi, che è in preda ad una drammatica carestia (vedi Fides 11 ottobre 2005).
“Dove va il Malawi?” si chiede un missionario. “Sembra ormai toccare il fondo: fine della democrazia di partito, fine di una struttura di governo che non riesce a stare in piedi,...c'è in atto il tentativo di una mediazione tra il Governo e Bakili Muluzi. All’ex-presidente verrebbe evitato il carcere se lasciasse la politica attiva e accettasse un incarico presso l’organizzazione del mercato comune dei paesi dell’Africa australe. È forse la prima volta che si sente anche nell'aria che qualcosa è arrivato alla fine, e non c'è più tempo da attendere”. (L.M.) (Agenzia Fides 8/11/2005 righe 45 parole 538)


Condividi: