AFRICA/BURKINA FASO - Con la farina misola, “miscuglio” di cereali facilmente reperibili, si cerca di vincere la malnutrizione nel paese

giovedì, 3 novembre 2005

Ouagadougou (Agenzia Fides) - La pioggia che quest’anno è caduta abbondante e con regolarità, è garanzia di un migliore e più abbondante raccolto che fa sperare meno grave il problema della fame per la popolazione del Burkina Faso. Questo Paese, con circa 12.000.000 di abitanti, è terz’ultimo nella graduatoria dello sviluppo umano, secondo una statistica presentata in questi ultimi mesi dall’ONU.
La rosea prospettiva di quest’anno, però, non toglie “lavoro” a chi è addetto alla preparazione della “Misola” (una farina composta di miglio al 60%, di soia al 20 %, di arachidi al 10 %, di zucchero al 9 % e l’1% di sale). Prodotta presso il Centro dei Padri Camilliani, è il frutto di studi e tentativi del dr. Laurent, un pediatra francese, deluso e stanco di veder morire tanti bambini africani soltanto perché non riuscivano a sopravvivere col latte delle loro madri, poco nutriente a causa dello scarso raccolto per la siccità o per le cavallette.
Questo “miscuglio” di cereali facilmente reperibili aiuta a sostenere l’allattamento materno e vincere la malnutrizione. “Misola” si rivela tuttora di grande aiuto come completamento nello svezzamento anche con le madri che continuano l’allattamento.
Ogni mattina, nel Centro si presentano in media circa 500 pazienti e, tra questi, decine e decine di madri con i loro bambini. Al termine della visita viene loro donato un sacchetto di 500 grammi di “Misola” che, diluita nell’acqua, dura 3/5 giorni. (AP/GG) (3/11/2005 Agenzia Fides; Righe:22; Parole:253)


Condividi: