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New Delhi (Agenzia Fides) - “Aiuta il Kashmir” è il nome della grande campagna di solidarietà lanciata da leader religiosi, chiese, organizzazioni non governative, associazioni, a Bhopal, capitale dello stato indiano del Madhya Pradesh, in favore delle vittime del terremoto dell’8ottobre.
Il lancio della campagna, a cui la Chiesa cattolica ha aderito, è stato realizzato durante un meeting a cui hanno partecipato diversi leader civili e religiosi, davanti a centinaia di persone, impegnate nel campo della solidarietà.
Il motto della campagna è “Noi siamo con il Kashmir” e i partecipanti hanno eletto all’unanimità Swami Atma Bolanad, un indù molto stimato, come capo della organizzazione. Swami ha raccolto favori e consensi da tuti, data la sua fama di leader tollerante e illuminato. Nel suo primo discorso all’assemblea, Swami ha invitato tutti a moltiplicare gli sforzi di solidarietà e a operare senza alcuna discriminazione sociale o religiosa, soprattutto verso aree musulmane, assicurando che il volontariato ha la capacitò di risanare le ferite e creare armonia sociale.
Anche la preghiera per le vittime della tragedia prosegue senza sosta: di recente l’Arcivescovo di Delhi, Mons. Vincent Concessao, ha organizzato un incontro di preghiera interreligioso in cui fedeli di comunità diverse si sono ritrovati per commemorare le vittime del sisma. Nel suo intervento Mons. Concessao ha detto: “Le calamità naturali e i disastri sono inevitabili. Poiche noi tutti apparteniamo alla famiglia umana, siamo mossi a compassione e siamo vicini a quanti soffrono e sono senza un aiuto, al di là di qualsiasi appartenenza religiosa”.
Durante l’incontro vi sono state anche testimonianze di persone appena tornate dai luoghi del disastro, che hanno sottolineato l’urgenza di portare aiuti materiali ma anche quella di fornire un’assistenza psicologica e spirituale ai sopravvissuti.
(PA) (Agenzia Fides 28/10/2005 Righe: 26 Parole: 287)
