AFRICA/BURKINA FASO - La situazione sanitaria del Burkina Faso vista dall’osservatorio Camilliano di Ouagadougou. Sono 100 le strutture sanitarie gestite dalla Chiesa

giovedì, 20 ottobre 2005

Ouagadougou (Agenzia Fides) - Situato al centro dell’Africa occidentale, al confine tra la savana ed il deserto del Sahel, il Burkina Faso è popolato da oltre 12 milioni di abitanti, l’80% dei quali vive in zona rurale. Tra i principali limiti allo sviluppo del Paese vi sono il basso tasso di alfabetizzazione e la forte incidenza di malattie endemiche ed epidemiche. La lotta contro le malattie, iniziata sin dal periodo della colonizzazione francese, costituisce una delle priorità del Burkina, i cui sforzi hanno permesso di conseguire importanti successi, come l’eradicazione del vaiolo e della tripanosomiasi umana (malattia del sonno) e, più recentemente, l’eradicazione dell’oncocercosi (cecità fluviale) ed il controllo della lebbra, della dracunculosi (verme di Guinea), della poliomielite e del tetano neonatale.
Ciononostante, la morbidità e la mortalità sono ancora elevate e le patologie più frequenti restano sempre quelle di origine infettiva, favorite dal clima, che offre condizioni estremamente propizie agli agenti patogeni o ai loro vettori, e dalle situazioni igieniche estremamente precarie della popolazione, di cui solo la metà ha accesso all’acqua potabile.
Le prime tre cause di consultazione, infezioni respiratorie acute, malaria e malattie diarroiche, costituiscono più del 50% delle patologie notificate dalle strutture sanitarie e rappresentano inoltre le principali cause della mortalità tra i bambini al di sotto dei 5 anni, pari a 184 decessi su 1.000 nati vivi.
Per quanto riguarda le epidemie, oltre alla menigite meningococcica, il Burkina Faso é esposto a quelle di morbillo, di minore entità in quanto meglio controllate dalle vaccinazioni e, più raramente, a quelle di colera e di febbre gialla. Altre patologie, emergenti o riemergenti, hanno inoltre assunto negli ultimi decenni dimensioni allarmanti. E’ questo il caso dei parassiti malarici resistenti alla clorochina e della recrudescenza della tubercolosi e della pandemia da HIV/AIDS, che tocca circa il 4% della popolazione.
Per quanto concerne l’elevato tasso di mortalità materna, pari a 484 decessi per 100.000 nati vivi, questo é dovuto a cause dirette, quali la scarsa igiene, emorragie, rottura dell’utero, aborti clandestini, ed a cause indirette come gravidanze molto ravvicinate, malaria, anemia e AIDS. La maggior parte di queste cause, dirette o indirette, sono peraltro originate da un contesto culturalmente poco attento ai problemi della donna, contesto che domina ancora le campagne, mentre in area urbana la situazione comincia ad evolvere.
Per combattere questi gravi problemi, il Burkina Faso si é dotato di un sistema sanitario ispirato, seguendo le indicazioni dell’OMS, ai principi della Primary Health Care e basato su 53 distretti sanitari, che comprendono ognuno un’ospedale generale a cui fanno riferimento una quindicina di centri di salute di prima linea distribuiti sul territorio. I centri di salute, in media uno ogni 10 chilometri o ogni 10.000 abitanti, sono gestiti da paramedici ed offrono servizi di dispensario, di consultorio materno infantile e di maternità. Da anni, inoltre, il Burkina Faso ha adottato la politica dei farmaci essenziali e generici, nell’obiettivo di razionalizzare la prescrizione e di estendere l’accesso alle cure al più gran numero possibile di utenti.
Il principale limite di questo sistema é l’inadeguatezza delle risorse disponibili per il suo funzionamento in quanto, anche tenendo conto degli aiuti internazionali, la spesa sanitaria per abitante in Burkina Faso non supera i 10 dollari all’anno. Il personale impegnato conta solo circa 500 medici (1/25.000 ab.), 4.000 infermieri (1/3.000 ab.) e 500 ostetriche (1/25.000 ab.). La Chiesa gestisce 100 strutture sanitarie private no profit, e i Religiosi Camilliani sono presenti Nel paese dagli anni ‘60 e gestiscono 5 strutture sanitarie tra le più frequentate del Paese. (GG/AP) (20/10/2005 Agenzia Fides; Righe: 50; Parole: 603)


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