ASIA/COREA DEL SUD - Il Card Stephen Kim: “Un edificio crollato si può ricostruire. Se crollano il valore e la dignità della vita umana, sarà molto difficile ricostruirlo nelle coscienze degli uomini”

giovedì, 20 ottobre 2005

Seul (Agenzia Fides) - Mentre in Corea ferve il dibattito sui temi di bioetica, sulla clonazione e la natura degli embrioni, la Chiesa coreana riafferma la sua posizione con un intervento pubblico del Card Stephen Kim, Arcivescovo emerito di Seul. Il Cardinale ha ricordato che “l’embrione è chiaramente una vita umana, con una sua precisa dignità”, dichiarando il suo disaccordo con gli scienziati che utilizzano gli embrioni per la ricerca e la sperimentazione.
Pur affermando il suo rispetto per il dott. Hwang, che in Corea è capofila di questo filone di ricerca, il Card Kim ha sottolineato che chi utilizza gli embrioni vi è una evidente violazione della dignità umana. “Alcuni pensano che in bioetica esista un conflitto fra religione e scienza, ma non credo sia così. Considerare l’embrione un essere umano non dipende da una dottrina o da un dogma religioso, ma è una acquisizione dell’etica universale. Commentando il dibattito sulla legge che in Corea governa la bioetica, il Cardinale Kim ha sottolineato che “il principio fondamentale di ogni legislazione è quello di difendere i diritti umani. Se una legge viola uno di questi diritti, come il diritto alla vita, commette un grave errore”.
Il Cardinale ha concluso: “Un edificio crollato si può ricostruire. Ma se crolla il senso del valore e della dignità della vita umana, sarà molto difficile ricostruirlo nelle coscienze degli uomini”.
Intanto un nutrito gruppo di scienziati sud-coreani ha approvato un protocollo etico che afferma il rispetto della vita umana nella ricerca sulle cellule staminali embrionali. La “Società coreana per la biologia molecolare e cellulare” (Scbmc, che conta oltre 5.000 membri fra scienziati e ricercatori) ha redatto una “Carta etica per gli studiosi di scienze biologiche” che fissa alcuni principi a tutela degli embrioni umani.
Il documento è un codice di autoregolamentazione imposto dagli scienziati per garantire il massimo rispetto della vita umana negli studi scientifici. Pur trattandosi di una semplice dichiarazione, è ritenuta in ambito accademico e scientifico un testo molto significativo. (PA) (Agenzia Fides 20/10/2005 righe 27 parole 282)


Condividi: