AFRICA/CONGO RD - “Smettete di fare soffrire i vostri fratelli e le vostre sorelle”: appello del Vicario episcopale di Ubundu, nell’est del Congo

sabato, 15 ottobre 2005

Kinshasa (Agenzia Fides)- “Smettete, smettete di far soffrire i vostri fratelli e le vostre sorelle”. Con queste parole don Jean-Claude Basimbela, Vicario episcopale di Ubundu, nell’arcidiocesi di Kisangani , nell’est della Repubblica Democratica del Congo, si rivolge ai capi delle milizie che spadroneggiano nella zona, depredando e uccidendo la popolazione civile.
“Parlo così perché sono cosciente della mia responsabilità di fronte a questa popolazione schiacciata da uomini in uniforme che terrorizzano i nostri villaggi” afferma all’Agenzia congolese DIA, il sacerdote congolese ricordando i soprusi e le violenze che devono subire gli abitanti del luogo: “torture e flagellazioni, proibizione di protestare, estorsioni e minacce di morte”.
Don Basimbela afferma che gli articoli 187-190 del testo della nuova Costituzione, che dovrà essere approvata con referendum, vietano, qualificandoli come “reato di alto tradimento”, l’organizzazione di formazioni militari, paramilitari e di milizie private, così come l’addestramento alle armi di gruppi giovanili.
Purtroppo diversi capi di formazioni militari irregolari si rendono colpevoli di questi crimini, contribuendo così all’instabilità in cui l’est della Repubblica del Congo vive da anni. Queste formazioni militari rischiano di seminare l’odio e di scatenare conflitti tra le comunità di villaggi che vivono nella concordia e nell’intesa.
Le rivalità, definite “feroci” dal sacerdote, sono alimentate, secondo don Basimbela, da “mani invisibili che vogliono ad ogni costo trasformare l’Ubundu in un luogo dove la popolazione viene spogliata”.
Don Basimbela ricorda ai militari dell’esercito regolare, l’unica formazione armata legittima, “la missione di difendere l’integrità del territorio nazionale. L’esercito inoltre in tempo di pace partecipa allo sviluppo economico, sociale e culturale, oltre alla protezione delle persone e dei beni”. (L.M.) (Agenzia Fides 15/10/2005 righe 28 parole 292)


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