Khartoum (Agenzia Fides) - È stato ucciso da un proiettile vagante don Luka Jomo, parroco nella città assediata di El Fasher, in Sudan. Lo ha reso noto in un comunicato la diocesi di El Obeid del 13 giugno. “Cari padri, sorelle e fedeli tutti. È con grande dolore che vi scrivo per informarvi del ritorno alla Casa del Padre di don Luka Jomo questa mattina (13 giugno) alle 3 del mattino a El Fasher. La causa della morte è una scheggia che ha ucciso lui e altri due giovani. Uniamoci in preghiera e chiediamo a Dio Padre che le loro anime riposino in pace”.
El Fasher, la capitale del Nord Darfur, considerata l’ultimo ridotto delle forze armate sudanesi (Sudan Armed Forces SAF) nella regione, controllata quasi interamente dalle rivali Forze di Supporto Rapido (RSF) del generale Mohamed Hamdan “Hemedti” Dagalo che bombardano di continuo la città. Don Jomo è rimasto quindi vittima di questi bombardamenti, non è stato colpito in quanto vittima designata di un omicidio mirato.
Dopo l’Angelus di domenica 15 giugno, Papa Leone XIV ha rivolto il suo pensiero “alla Repubblica del Sudan, da oltre due anni devastata dalle violenze”. Mi è giunta la triste notizia della morte del Rev.do Luke Jumu, parroco di El Fasher, vittima di un bombardamento” ha poi aggiunto il Pontefice. “Mentre assicuro le mie preghiere per lui e per tutte le vittime, rinnovo l’appello ai combattenti affinché si fermino, proteggano i civili e intraprendano un dialogo per la pace. Esorto la comunità internazionale a intensificare gli sforzi per fornire almeno l’assistenza essenziale alla popolazione, duramente colpita dalla grave crisi umanitaria.”
I due anni di guerra civile sudanese scoppiata il aprile 2023 hanno provocato decine di migliaia di morti, 14 milioni di sfollati interni e più di tre milioni e mezzo di rifugiati nei Paesi limitrofi. (L.M.) (Agenzia Fides 16/6/2025)