ASIA/INDIA - Le Pontificie Opere Missionarie in favore degli sfollati del Kashmir

giovedì, 13 ottobre 2005

New Delhi (Agenzia Fides) - Le Pontificie Opere Missionarie (Pom)si sono attivate con prontezza per assistere e vittime del terremoto che ha interessato la regione del Kashmir indiano. Mons Ingnazio Siluvai, Direttore delle Pom in India si è messo in contatto con il Vescovo di Jammu-Srinagar, dicesi del Kashmir che abbracci i distretti colpiti dal sisma.
Il Direttore ha espresso il suo cordoglio e la solidarietà da parte delle Pontificie Opere Missionarie di tutto il mondo, assicurando pieno sostegno per gli interventi umanitari e la riabilitazione dei profughi.
In particolare in Kashmir sono attivi due sacerdoti responsabili delle Pom della diocesi di Jammu-Srinagar: p. Shaju Chako e p. Ivan Perreira, hanno preparato una équipe, messasi subito a disposizione del Vescovo. Il lavoro che urge, nei primi giorni dopo il disastro, è quello di tracciare un preciso quadro della situazione per potere organizzare e destinare gli interventi umanitari nel modo più efficace possibile.
Intanto il lavoro umanitario, sottolineano fonti della Chiesa locale, procede alacremente e sta contribuendo a superare le diffidenze e le difficoltà sulla frontiere indo-pakistana. La regione del Kashmir infatti è una regione contesa dai due paesi confinanti e ha causato in passato guerra e violenza fra i due colossi del subcontinente indiano. Dopo il disgelo avvenuto nei mesi scorsi, le forze militari e civili di India e Paksitan stanno cooperando e gli aiuti stanno oltrepassando facilmente le frontiere: un segnale che potrebbe essere un lato positivo del disastro, che ha causato nel complesso, come informa l’Unicef, oltre 4 milioni di senzatetto.
(PA) (Agenzia Fides 13/10/2005 righe 27 parole 271)


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