ASIA/PAKISTAN - Grande impegno dei volontari cattolici nel nordovest del Pakistan: mobilitati anche gli studenti e i ragazzi degli oratori, oltre a sacerdoti, suore, laici

giovedì, 13 ottobre 2005

Lahore (Agenzia Fides) - I volontari cattolici da tutto il Pakistan e da altre nazioni del mondo stanno arrivando a Islamabad e nella regione nordorientale del paese per contribuire alle operazioni di soccorso, assistenza e riabilitazione.
Sono numerosi i medici e gli infermieri, dato che l’emergenza sanitaria è quella più preoccupante: alle persone rimaste ferite a causa del sisma si aggiungono quelli che si stanno ammalando per le rigide condizioni del tempo, mentre si teme l’insorgenza di epidemie fra i profughi, data la scarsità di acqua pulita.
Molti volontari cattolici si stanno dedicando ai lavori più umili e pesanti: sono operai che stanno ancora scavando fra le macerie alla ricerca degli ultimi sopravvissuti o che stanno ponendo i cadaveri nelle apposite sacche.
Vi sono suore e sacerdoti impegnati soprattutto nell’assistenza dei bambini, degli anziani, di quanti hanno perso i loro cari e non hanno più punti di riferimento. Il loro compito è anche quello di offrire un sostegno psicologico, mostrare affetto e consolazione e riaccendere la speranza nel cuore dei superstiti, spesso presi dallo sconforto e dalla disperazione.
Numerosi operatori umanitari hanno ingrossato le fila della Caritas e delle altre Organizzazioni non governative di ispirazione cristiana, che si sono mobilitate sul campo per fornire i beni di prima necessità agli sfollati.
Vi sono studenti e seminaristi desiderosi di rendersi utili, come quelli che frequentano l’Istituto tecnico di Don Bosco a Lahore, che si stanno preparando per partecipare direttamente ad una missione di intervento. I Salesiani, informa l’agenzia Ans, hanno coinvolto nella grande operazione di solidarietà i ragazzi dei loro scuole e degli oratori, ricevendo una riposta entusiastica. I ragazzi saranno impegnati sia nei campo profughi per la distribuzione di cibo e vestiario.
Intanto a Islamabad si segnalano furti, saccheggi e incursioni di banditi: per questo i militari controllano l’intera area e seguono le operazioni di assistenza umanitaria. La distribuzione degli aiuti dei cattolici è comunque garantita dalla Caritas Pakistan e da alcune congregazioni religiose.
(PA) (Agenzia Fides 13/10/2005 righe 27 parole 271)


Condividi: