AFRICA - Allarme carestia in Africa Australe: quasi 9 milioni di persone a rischio fame

venerdì, 23 settembre 2005

Roma (Agenzia Fides)- Cresce l’allarme fame in Africa australe. “Il governo del Malawi ha indirizzato a tutte le ambasciate straniere una lettera con la quale sollecita l’aiuto internazionale in previsione di un aggravamento della situazione alimentare nei prossimi mesi” affermano fonti della Chiesa locale. “Il governo del confinante Zambia però non ha ancora fatto una simile richiesta, probabilmente perché non giudica ancora la situazione così compromessa come quella del vicino”. In Malawi, l’ultimo raccolto è stato giudicato il peggiore degli ultimi 10 anni. Le cause di questo cattivo rendimento agricolo sono le condizioni climatiche irregolari, l’impatto dell’AIDS sulla popolazione delle campagne che ha decimato la forza lavoro e la mancanza di fertilizzanti. Nel sud Malawi, il prezzo dei cereali è cresciuto del 50 per cento tra aprile e luglio, mentre nel centro del Paese, nello stesso periodo, del 21 per cento. Si calcola che nel solo Malawi le persone che necessitano di assistenza internazionale sono circa 2 milioni.
Un altro Paese considerato in pericolo è il Mozambico dove centinaia di migliaia di persone rischiano la fame se la comunità internazionale non provvede subito a colmare la drammatica carenza di cibo. Anche in questo Paese una delle cause della grave carestia è la pandemia dell’AIDS che incide pesantemente sulla forza lavoro delle campagne. In Mozambico, il prezzo dei cereali è aumentato negli ultimi mesi del 30-40% a seconda delle diverse zone.
Secondo il Programma Mondiale Alimentare (PAM) occorrono circa 190 milioni di dollari, per fornire alimenti a 8,5 milioni di persone in Lesotho, Malawi, Mozambico, Swaziland, Zimbabwe e Zambia fino al picco della stagione di crisi, che durerà da dicembre ad aprile. (L.M.) (Agenzia Fides 23/9/2005 righe 24 parole 291)


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