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Lima (Agenzia Fides) - In seguito al grande dibattito che in questi ultimi giorni si è acceso in Perú a causa della distribuzione della cosiddetta “pillola del giorno dopo”, il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Peruviana (CEP) ha reso noto un comunicato intitolato “Contraccezione di Emergenza, la cittadinanza chiede Responsabilità e Autenticità nell'informazione”, con la data del 16 settembre. I Pastori della Chiesa peruviana chiedono alle autorità di Governo di prendere le decisioni che riguardano la cittadinanza seguendo i criteri di oggettività e di trasparenza, e di conseguenza sia fornita una informazione completa e veritiera.
Riguardo alla “Contraccezione di Emergenza” (conosciuta anche come “pillola del giorno dopo”) i Vescovi sostengono che, in maniera reiterata e sistematica, si sta occultando l’informazione scientifica fondamentale, specie per quanto riguarda l’effetto abortivo della pillola in questione. Il Ministero della Salute - afferma la CEP - fa conoscere soltanto alcuni studi scientifici, interpretando anche le loro conclusioni in modo tendenzioso. In questo atteggiamento ci sono due inganni: si considera che il dibattito scientifico sull’argomento sia chiuso mentre la comunità scientifica continua a dibattere al riguardo, e inoltre si vogliono considerare sufficient alcuni pochi studi.
La Chiesa Peruviana respinge energicamente come discriminatorie le affermazione che definiscono le persone che professano convinzioni religiose come contrapposte alla scienza, e rinnova la sua difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, sottolineando che “all'esigenza di tutela del bene comune corrisponde lo sforzo dello Stato per fermare la diffusione di comportamenti lesivi dei diritti umani e delle norme fondamentali della convivenza civile”. (RZ) (Agenzia Fides 19/9/2005, righe 20 parole 251)
