ASIA/INDIA - Lucknow, prima città indiana senza barriere architettoniche, anche grazie alla comunità cattolica

venerdì, 16 settembre 2005

Lucnow (Agenzia Fides) - L’attenzione della società verso i disabili e verso i mezzi per facilitare la loro vita è un chiaro segnale della diffusione di una cultura civile e solidale: per questo la comunità cattolica si è unita ad altre associazioni per i diritti civili allo scopo di rendere Lucknow, capitale dello stato dell’Uttar Pradesh, la prima città indiana senza barriere architettoniche, una città accogliente che si prende cura dei cittadini portatori di handicap o affetti da qualche disabilità.
Il comune ha disposto l’installazione di rampe, parcheggi, ringhiere nella strutture e sul suolo pubblico . Quella che viene definita “la città dei nababbi”, per lo splendore del suo patrimonio culturale, ora sta diventando una città attenta alle esigenze dei disabili.
Saranno adeguate la stazione ferroviaria, il mercato, altri uffici pubblici spesso frequentati dai cittadini, e ciò accade anche grazie alla campagna di sensibilizzazione compiuta da una rete di organizzazioni civili a cui ci sono unite comunità cristiane di diverse confessioni.
Il fatto è rilevante in uno stato dell’India settentrionale in cui il nazionalismo indù ha spesso causato le proteste per la discriminazione verso i tribali e i gruppi più svantaggiati. In Uttar Pradesh gruppi fondamentalisti non vedono di buon occhio l’opera della Chiesa cattolica e dei missionari che diffondono i valori di uguaglianza, pari opportunità e pari dignità di tutti gli esseri umani, senza distinzioni di razza, religione, ceto sociale. Quest’opera viene scambiata come un tentativo di voler sovvertire le tradizioni indiane, legate al rigido sistema delle caste, abolito perché lesivo dei diritti civili, ma nella prassi sociale ancora in vigore.
(PA) (Agenzia Fides 16/9/2005 righe 23 parole 256)


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