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Colombo (Agenzia Fides) - Con fatica, dopo aver superato ostacoli e difficoltà, la vita delle popolazioni di alcuni villaggi dello Sri Lanka colpiti dallo tsunami torna a fiorire. Con la ricostruzione di case, scuole, reti e imbarcazioni per la pesca, le famiglie di pescatori della pare orientale dell’isola, a quasi una anno dalla tragedia, stanno sperimentando il ritorno alla normalità. Anche grazie all’impegno di numerose organizzazioni cattoliche come il Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (Vis), Ong legata al mondo salesiano, come attesta la Società Italiana Monitoraggio che, per conto della Protezione Civile, verifica i diversi progetti avviati dalle Ong italiane.
A Trincomlee, cittadina del Nord, oltre 150 bambini, di età compresa tra i 3 e 5 anni, sono tornati all’asilo ricostruito grazie ai fondi del Don Bosco Network, la rete europea di Ong salesiane, ed al lavoro dei volontari del Vis.
La prima struttura della scuola materna è stata inaugurata alla fine dell’estate alla presenza di un centinaio di famiglie, del parroco, delle insegnanti, delle autorità locali: l’evento ha mostrato il profondo desiderio e la ferma volontà di ritrovare da parte di tutti una normalità fatta anche di piccoli gesti quotidiani. Peculiarità di questo asilo, accolto con grande soddisfazione dalla popolazione della zona, è la possibilità per ogni bambino di trovare un’insegnante che professa la propria religione, data la presenza di insegnanti cristiane, buddiste, induiste e musulmane.
Altri progetti riguardano la costruzione di case, il restauro di imbarcazioni, l’edificazione di tre centri residenziali per ragazzi a Kandy, Negombo, Dulgalpitya.
In Indonesia invece, il focus è puntato su progetti per la ripresa delle piccole attività produttive, come la pesca ed il commercio. Per sostenere i progetti di ricostruzione e riabilitazione nei paesi colpiti dal maremoto, il Don Bosco network ha raccolto oltre 5 milioni di euro.
(Agenzia Fides 16/09/2005 Righe: 26 Parole: 268)
