ASIA/COREA DEL SUD - Una Settimana di preghiera per la Corea del Nord: i cristiani pregano per i fratelli che vivono oltre la cortina di bambù

giovedì, 15 settembre 2005

Seul (Agenzia Fides) - Sette giorni di intensa preghiera per invocare da Dio luce e protezione verso i “fratelli” in Corea del Nord: è l’iniziativa che andrà avanti dal 19 al 25 settembre in numerose comunità cristiane in Corea del Sud e in altri paesi del mondo.
“L’immensità dei bisogni e del profondo buio spirituale che si vive in Corea del Nord richiede una urgente e intensa preghiera da parte di tutti i credenti in Cristo”, affermano i promotori, sparsi in una rete di organizzazioni cattoliche e protestanti.
Nel paese da pochi anni il governo sta concedendo la possibilità a quanti si professano cristiani di poter esprimere il loro culto,ma non vi sono ancora sacerdoti o religiosi cristiani residenti.
Le speranze della Chiesa in Corea del Sud di poter tornare a far fiorire la fede in Corea del Nord non si sono mai spente, anche in tempi difficili, e oggi riprendono vigore, come afferma p. Matthew Hwang in-kuk Vicario Episcopale a Seul e incaricato dei rapporti con Pyongyang. Numerosi sacerdoti coreani si sono resi disponibili a svolgere servizio pastorale oltre la cortina di bambù: tutti hanno espresso il desiderio di lavorare per la riconciliazione della Corea.
La rifioritura della Chiesa cattolica al Nord è cominciata dopo il 1989, quando la religione cattolica ha avuto un riconoscimento con la nascita della “Associazione Cattolica della Corea del Nord”. Oggi i cattolici nordcoreani vivono la fede nel contesto familiare, pregando in casa e ricevendo ogni tanto le visite dei rappresentanti dell’Associazione Cattolica.
Secondo la Chiesa in Corea del Sud, vi sono attualmente in Corea del Nord circa tremila cattolici e un’unica chiesa a Pyongyang. Secondo alcune fonti, nel Nord vi sono anche circa 12mila fedeli protestanti e due chiese nella capitale.
(PA) (Agenzia Fides 15/09/2005 Righe: 26 Parole: 260)


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