AFRICA/TANZANIA - Tensioni politiche in vista delle elezioni, mentre i Vescovi invitano all’unità nazionale e a costruire la pace e l’armonia

mercoledì, 14 settembre 2005

Dar Es Salaam (Agenzia Fides)- “Come hanno affermato i Vescovi nella loro Lettera Pastorale, tutti i tanzaniani devono lavorare per creare un clima sereno in vista delle elezioni del 30 ottobre” dicono fonti locali da Dar Es Salaam, capitale della Tanzania che sta vivendo un periodo elettorale molto vivace segnato però anche da alcune tensioni. Ieri, 13 settembre, Mwajuma Nyanza, un’attivista del partito al potere, il Chama Cha Mapinduzi (CCM), è morta insieme ai suoi figli dopo che degli sconosciuti hanno dato fuoco alla sua casa. “Si tratta di un episodio grave, ma la polizia non è sicura che si è trattato di un crimine politico” spiegano le fonti. “In ogni caso tutti i partiti politici hanno ribadito il loro impegno a rispettare un protocollo di buona condotta elettorale che è stato sottoscritto dalle formazioni politiche che partecipano alle elezioni”.
Il patto di “buona condotta elettorale” impegna i sottoscriventi a creare un clima sereno e di “fair play” prima, durante e dopo le elezioni. Nonostante il patto vi sono tensioni soprattutto nell’isola di Zanzibar. L’isola si è unita con il Tanganika nel 1964 dando vita alla Repubblica Unita di Tanzania. Zanzibar che conserva un parlamento e un Presidente indipendenti per l’amministrazione interna dell’isola, è considerata la roccaforte dell’opposizione al CCM, al potere da più di 40 anni. La sua popolazione però si sente trascurata dal governo di Dar Es Salaam nell’assegnazione delle risorse per lo sviluppo.
“Questi problemi esistono ma i tanzaniani si sentono un popolo unito e non sembra proprio che possono esservi rischi di secessione” affermano le fonti.
Anche i Vescovi nella Lettera Pastorale pubblicata a giugno, invitano la popolazione all’unità nazionale e chiedono ai cristiani e agli uomini di buona volontà di prendere coscienza del loro diritto-dovere di votare, interessandosi alla campagna elettorale per potere scegliere in base ai programmi presentati dalla diverse forze politiche. “Come capi religiosi diciamo alla nostra comunità di incoraggiare il nostro popolo ad essere parte della costruzione della nazione e di partecipare allo sviluppo del Paese” scrivono in Vescovi. “Dobbiamo assumere la responsabilità di costruire l’unità tra tutte le fedi, e di contribuire alla pace e all’armonia nel nostro Paese”.
I Vescovi si appellano alla classe politica perché operi per il bene comune, respingendo la tentazione della corruzione, e operando per fornire sviluppo, istruzione e un sistema sanitario che soddisfi le reali esigenze dei tanzaniani. (L.M.) (Agenzia Fides 14/9/2005 righe 36 parole 410)


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