ASIA/CINA - Il Vescovo Giuseppe Han: in 20 anni di episcopato, ho visto come il Signore si prende cura della Sua Chiesa

lunedì, 20 marzo 2023

di Giuseppe Han Zhi-hai,
Vescovo di Lanzhou*


Lanzhou (Agenzia fides) - All’Agenzia Fides: la pace del Signore sia sempre con tutti voi! Un saluto da un Vescovo dell’estremo Ovest della Cina, e un grande grazie per la vostra incessante attenzione alla situazione attuale della Chiesa in Cina. Noi speriamo sempre che arrivino buone notizie sulla vita delle nostre comunità. Le buone notizie sono quelle che tutti noi sempre speriamo di ricevere. E nelle nostre vite vediamo spesso maturare nuovi frutti. Io stesso faccio esperienza di tante cose che fioriscono per la Grazia di Cristo anche nella nostra Chiesa, nella condizione in cui si trova.

Sono stato consacrato Vescovo nel 2003, e in questi 20 anni il cammino è stato sostanzialmente un viaggio sempre proteso in avanti. Ci sono stati certamente tanti problemi e urgenze da affrontare, sia interne sia esterne.

Nel 2003 ero un giovane Vescovo, e ho scritto e diffuso una lettera-appello. Nella lettera chiedevo a tutti i fratelli Vescovi cosiddetti “clandestini” come me di prendere coraggio, farsi riconoscere dalle autorità politiche, accettare le leggi dello Stato e così vivere apertamente nella piena comunione con la Chiesa universale, pur nel contesto della propria condizione particolare. A distanza di venti anni, percepisco che è stato percorso un cammino di crescita.
Qualche anno dopo la mia ordinazione episcopale, anche Papa Benedetto XVI ha scritto che la cosiddetta “clandestinità” non è la condizione normale in cui la Chiesa è chiamata a portare avanti la sua missione. Per questo ritengo che occorre rispettare la legge del nostro Paese, e portare avanti la nostra opera apostolica di annuncio del Vangelo nel quadro della legislazione in vigore nella nostra nazione. Dobbiamo affrontare tanti problemi che spesso ci turbano e ci preoccupano. La vita è dura, per tanti motivi! Ma la Chiesa va avanti, e compie le sue opere e la sua missione in questa situazione.

Nel portare avanti la nostra opera apostolica e pastorale, abbiamo solo preso atto che c’era una nuova situazione, per molti aspetti diversa dalle situazioni dei decenni precedenti. E piano piano, anche dove non c’era niente, è iniziato a nascere qualcosa.

Tutti si sono dati da fare, senza stancarsi. Così, in 20 anni abbiamo costruito o ristrutturato 20 chiese relativamente grandi. Abbiamo formato più di 20 sacerdoti. Abbiamo Accompagnato la crescita di 3 congregazioni con 136 religiose. Anche se ci sono difficoltà di tutti i tipi, con l’aiuto e la vicinanza di tutta la Chiesa li possiamo affrontare, anche se non sono cose facili. Perché è Dio che si prende cura della Sua Chiesa, e la fa camminare. I suoi doni non si riescono a raccontare in poche parole. E certo, abbiamo sempre bisogno di poter contare sulla preghiera di tutta la Chiesa cattolica per noi.

Quello che fa più male e più ci tormenta sono le situazioni di disunità e di lacerazione tra fratelli.
Nel 2017 il governo ha permesso che io fossi riconosciuto dalle autorità civili. Così è stata organizzata una celebrazione di insediamento ufficiale nella diocesi. Alcuni fratelli non hanno accettato questo, e ancora non c’è stato un cammino di riconciliazione. Anche per questo chiedo a tutta la Chiesa di pregare per noi, chiedendo che il Signore aiuti anche me a non essere prigioniero dei miei limiti, per superare le divisioni con tutti. Pregate per noi, e pregate per me!

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* (Nota: Giuseppe Han Zhi–hai è nato nel 1966, all'inizio della Rivoluzione Culturale. In quegli anni, i suoi familiari sono stati custoditi nella fede semplicemente pregando in casa. La sua vocazione è fiorita guardando un sacerdote che nel 1978, dopo trent’anni di prigionia e isolamento, appena riavuta la libertà, senza un lamento aveva ricominciato a annunciare il Vangelo e celebrare battesimi battendo villaggi e campagne.
Giuseppe Han è stato ordinato Vescovo di Lanzhou (provincia del Gansu) nel 2003, con la nomina del Papa, e senza il riconoscimento del governo cinese. Appena ordinato Vescovo, Giuseppe Han scrisse una lettera aperta per invitare tutti i Vescovi cinesi a superare le lacerazioni e confessare insieme la propria comunione tra di loro e con il Papa.
Nel 2017, Giuseppe Han ha chiesto e ottenuto di essere riconosciuto Vescovo anche dagli apparati politici cinesi.
Il testo sopra pubblicato è un breve messaggio inviato all’Agenzia Fides dal Vescovo Han, in occasione dei suoi vent’anni di episcopato, ricorrenza commemorata anche durante la liturgia eucaristica (vedi foto) presieduta dallo stesso Vescovo domenica 19 marzo, nella Cattedrale di Lanzhou. (GV). (Agenzia Fides 20/3/2023).


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