VATICANO - Il Prof. Zhang racconta all’ Urbaniana la missione di Maillard de Tournon, primo Legato pontificio in Cina

lunedì, 6 marzo 2023

Roma (Agenzia Fides) – “Oh quanti mostri si trovano in questo nuovo Mondo, venuti dall'Europa!”. Così diceva Carlo Tommaso Maillard de Tournon (1668-1710), primo Legato pontificio in Cina. La sua figura è strettamente legata alla nota e dolorosa controversia sui cosiddetti “Riti cinesi”. Il Papa, ordinandolo Vescovo e nominandolo Legato pontificio, gli concesse l’altisonante titolo di “Patriarca d’Antiochia”. Lui aveva studiato a Nizza, in una scuola della Compagnia di Gesù. Per questo i missionari gesuiti in Cina lo consideravano uno di loro. Il Professor Zhang Rui, docente presso il Dipartimento di Storia dell’Università Normale della Cina Orientale (East China Normal University, ECNU), ha voluto presentare la vita e le vicissitudini di Maillard de Tournon in maniera oggettiva e scientifica, sulla base di studi e ricerche di archivio, confluite nel volume “La missione del primo Legato pontificio Maillard de Tournon - All’origine delle relazioni tra Santa Sede e Cina (1622-1742)”.
L’opera, pubblicata presso la Urbaniana University Press, si sviluppa in 5 capitoli, che descrivono il contesto storico, si soffermano sul “ritorno” del cristianesimo in Cina, e poi ricostruiscono le varie fasi dell’opera compiuta in Cina dal legato pontificio, fino alla sua morte.
L’autore racconta la storia “con il puntuale riscontro di numerose fonti d’archivio, che consentono di ricostruire una fase significativa del primo incontro ufficiale tra Santa Sede e Cina, per molti aspetti decisivo per le successive relazioni culturali, politiche e religiose tra l’Occidente cristiano e il popolo cinese”. Il volume verrà presentato giovedì 9 marzo 2023 all’Aula Newman della Pontificia Università Urbaniana, alla presenza di padre Leonardo Sileo, Rettore Magnifico dell’Ateneo. Alla presentazione del libro partecipano, tra gli altri, Padre Bernard Ardura del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, il professor Agostino Giovagnoli (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), il professor Francesco Sisci (Remin University of China) e don Flavio Belluomini, dell’Archivio Storico di Propaganda Fide.
Il Professor Zhang, autore del libro, ha già collaborato in passato con istituzioni culturali legate alla Santa Sede e istituzioni accademiche italiane come l’Università di Roma “La Sapienza” dove nel 2019, ha conseguito anche un dottorato in Storia dell’Europa. In precedenza, si era diplomato al Corso di Perfezionamento in Dottrina Sociale della Chiesa presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e aveva seguito il Corso organizzato dallo “Studium” della Congregazione (oggi Dicastero) delle Cause dei Santi. Dal 2008 al 2013, l’autore del volume ha lavorato presso l’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese a Roma e ha fatto parte di delegazioni invitate a incontri organizzati dal Pontificio Consiglio (oggi Dicastero) per il Dialogo Interreligioso. Attualmente, il Professor Zhang dirige un progetto di ricerca nazionale sulla storia delle relazioni Sino-Vaticane promosso dalla Fondazione Nazionale delle Scienze Sociali in Cina. Tra i suoi ambiti di ricerca figurano la Storia del Cristianesimo, la Storia delle missioni cattoliche in Cina e la Storia degli scambi culturali tra Oriente e Occidente.
Maillard de Tournon partì per la sua missione con l’intento di creare un canale di comunicazione tra Roma e Pechino, “di supervisionare l’attività degli stessi missionari e di sviluppare interscambi diplomatici, culturali e umani”. Poi, il suo ruolo fu in gran parte quello di rendere note le disposizioni sulla questione dei Riti cinesi emanate dalla Santa Sede, a quel tempo contraria a consentire che i cinesi divenuti cristiani continuassero a partecipare a quelle forme di devozione tradizionale verso i propri avi. L'11 luglio 1704 partì dal Pondicherry per la Cina. Arrivò a Macao (colonia portoghese) il 2 aprile 1705, e a Pechino il 4 dicembre successivo. Nel gennaio 1710 fu creato cardinale dal Concistoro del 1º agosto 1707, morì a Macao l'8 giugno 1710, mentre si trovava ancora in n uno stato di restrizione delle libertà. Fu sepolto a Macao, ma la sua salma fu poi riportata a Roma dal secondo legato pontificio, Carlo Ambrogio Mezzabarba, e collocata nella cappella dei Re Magi di Propaganda Fide il 27 settembre 1723. Nella cappella del Palazzo di Propaganda si trova ancora una grande lapide in ricordo del Patriarca. La sua morte provocò una forte impressione a Roma: Clemente XI lo elogiò in pubblico ed in privato per il suo coraggio e per la fedeltà alla Chiesa. (NZ) (Agenzia Fides 06/03/2023)


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